Vale l’intero campionato. E’ la quartultima finale della stagione e non la si può perdere. Per la città, per i tifosi, per gli emigrati sardi, per l’intera Sardegna. Benevento-Cagliari ha un sapore particolare, inutile negarlo, quello della Serie A. “Noi nell’ultimo periodo abbiamo avuto solo gare ‘da dentro o fuori’ e anche questa sarà una di quelle”, ha detto oggi il mister rossoblù Leonardo Semplici nella conferenza stampa prepartita. Domani nel catino del “Ciro Vigorito” i rossoblù arrivano forti del punto conquistato col cuore e coi denti a Napoli e degli altri 9 presi nelle precedenti 3 gare con Parma, Udinese e Roma. Un’imbucata di 4 risultati utili consecutivi inimmaginabile un mese fa e che solo gli appassionati di statistiche possono ricordare.
Semplici oggi non ha usato mezzi termini: “Non dobbiamo pensare di gestire la partita. Siamo umili, con grande rispetto per un avversario forte che ha pregi e difetti come tutte le squadre ma andiamo a Benevento per portare a casa il risultato”.
Sarà una partita al cardiopalma con il duplice obiettivo di fare punti e dimenticare la gara di andata alla Sardegna Arena dove i rossoblù rimediarono un pesante (sotto il profilo degli scontri diretti) 2-1 con gol di Joao Pedro, Pattolino Sau e il ko di Alessandro Tuia. Ma in quel 6 gennaio 2021 c’era ancora seduto Eusebio Di Francesco sulla panchina del Cagliari. Acqua passata, ma quei punti persi pesano ancora come un macigno. E adesso a Leonardo Semplici non solo l’onere di vendicare quella sconfitta ma anche di riprendere quei tre che valevano doppio e che oggi valgono ancor di più. Si può e ci si deve credere.
Semplici ritrova Marin dopo la squalifica (“mi aspetto una grande prestazione da lui”) e JP10 dopo l’opportuno stop di Napoli, concesso al 10 rossoblù per tirare il fiato per la partita di domani. Anche il fantasista brasiliano, che ha ribadito il suo attaccamento a Cagliari, al Cagliari ed alla maglia, porta un fardello di non poco conto: ha sulle spalle il doppio onere della fascia da capitano e di trascinatore della squadra insieme a Nainggolan.
Il Cagliari è volato questo pomeriggio a Benevento dopo la messa a punto di stamani ad Asseminello concentrato e con la consapevolezza dell’importanza della gara di domani alle 15 al “Vigorito”. Non sarà una passeggiata contro gli uomini di Pippo Inzaghi, che hanno messo in saccoccia appena un punto nelle ultime 4 partite ed hanno una comprensibile gran voglia di riscatto. Non sarà facile anche per il clima di tensione che si percepisce dagli echi dalla stampa della città del Sannio, che sta chiaramente chiedendo ai giallorossi la prestazione che vale la permanenza nella massima serie. Occhio particolare a Schiattarella “che ho avuto alla Spal – ha detto Semplici – e Lapadula che attacca bene in profondità, ma a tutto il Benevento ha qualità. Non ci faremo sorprendere sulle palle inattive”. Semplici non concede nessun vantaggio a Superpippo: “Difesa a tre o a quattro? Vedremo. Ci sappiamo adattare al modulo dell’avversario”. Su Jp10? “Vedrete domani”.
Questo gruppo, trasformato da Semplici in una squadra con numeri, carattere, tasso tecnico e grinta, ha tutti gli ingredienti per regalare al popolo rossoblù quella salvezza che appena un mese fa sembrava un sogno. Il Cagliari c’è, i sardi e il popolo rossoblù pure e restare in Serie A ormai è un obbligo.
Per la gara di domani al “Ciro Vigorito” il mister ha convocato 24 giocatori: 1 Aresti, 2 Godin, 3 Tripaldelli, 4 Nainggolan, 8 Marin, 9 Simeone, 10 Joao Pedro, 14 Deiola, 15 Klavan, 16 Calabresi, 17 Tramoni, 18 Nandez, 19 Asamoah, 22 Lykogiannis, 23 Ceppitelli, 24 Rugani, 25 Zappa, 27 Cerri, 28 Cragno, 30 Pavoletti, 31 Vicario, 32 Duncan, 40 Walukiewicz e 44 Carboni.