“Con l‘ampliamento della piattaforma Suape nasce lo Sportello unico per le attività produttive, edilizie e per le autorizzazioni energetiche (Suapee), che consentirà di migliorare l’efficacia e l’efficienza dell’azione amministrativa e rappresenta un elemento di ulteriore semplificazione che riduce i tempi della procedura, con l’obiettivo di raggiungere la massima innovazione tecnologica e la transizione digitale”. Lo ha detto l’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, dopo l’approvazione in Giunta regionale della delibera che stabilisce l’utilizzo dell’attuale piattaforma Suape anche per le Autorizzazioni uniche regionali per gli impianti da energie rinnovabili.
Il Suape (ospitato nella ‘server farm’ regionale), avviato a marzo 2019, finora ha gestito circa 100.000 pratiche annue di tutti i 377 comuni della Sardegna. Uno strumento ampiamente utilizzato dalle imprese e dal privato per la presentazione e la gestione di tutte le pratiche produttive e di edilizia privata. Al suo interno sono accreditati gli enti competenti negli specifici procedimenti, come gli uffici tecnici comunali, gli uffici regionali, provinciali, delle Asl, quelli preposti alla tutela del paesaggio e le sovrintendenze.
“Tramite la piattaforma regionale Suape vengono autorizzati anche gli impianti di energia rinnovabili che non superano le soglie e non necessitano dell’Autorizzazione unica regionale – ha aggiunto l’assessore Pili – Ad oggi, le Autorizzazioni per gli impianti da energia rinnovabili sono di competenza del Servizio energia ed economia verde dell’Assessorato dell’Industria che, da un anno circa, ha visto aumentare il numero delle istanze: da 22 nel 2019 a 84 nel 2020. Numero destinato a crescere in considerazione degli obiettivi, previsti nel Piano integrato energia e clima, in termini di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili”.
“La creazione della piattaforma regionale Suapee, con la trasformazione digitale di tutti i procedimenti, con l’obbligo per tutte le Amministrazioni competenti ad esprimersi digitalmente all’interno della piattaforma, eliminando gli endoprocedimenti, ha l’obiettivo di un’Amministrazione digitale unica, dove i pareri degli enti coinvolti sono espressi all’interno di un’unica piattaforma, ottenendo la completa gestione dell’istruttoria informatica del procedimento”, ha concluso l’esponente della Giunta Solinas.