“Il presidente Solinas e la sua Giunta promuovano finalmente un grande progetto condiviso di rilancio delle aree interne e rurali della Sardegna, utilizzando le risorse che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza mette a disposizione per questo specifico obiettivo”. Lo afferma la presidente della commissione Lavoro Romina Mura (Pd), in relazione al report Istat sugli indicatori demografici 2020, che segnalano come in Sardegna per il secondo anno consecutivo non si colga nemmeno l’obiettivo minimo di rimpiazzare almeno un genitore, fermandosi a 0,95 figli per donna.

“Fermare lo spopolamento e il dramma della denatalità è possibile e urgente ora più che mai in passato, ma servono progetti coerenti con le risorse che vengono messe a disposizione”, dice la parlamentare sarda ricordando che “dal 1 luglio 2021 partirà l’assegno unico universale per i figli che sarà tassello fondamentale nella battaglia contro l’inverno demografico”, Mura indica anche “le opportunità contenute negli obiettivi del Pnrr, a partire dal potenziamento dei servizi e delle infrastrutture sociali di comunità e dei servizi sanitari di prossimità”.

“Come ha chiarito Draghi – aggiunge Mura – Regioni ed Enti locali sono responsabili della realizzazione di quasi 90 miliardi di investimenti, circa il 40 percento del totale, in particolare con riferimento alla transizione ecologica, all’inclusione e coesione sociale e alla salute. Bisogna che anche la Regione Sardegna si mostri all’altezza di questo compito e più di altri perché – conclude – la nostra isola parte con uno svantaggio in più”.