Durante l’annuale festival musicale che dal 1990 viene organizzato in occasione della Festa del lavoro in piazza San Giovanni in Laterano a Roma dai tre sindacati confederati italiani Cgil, Cisl e Uil, Fedez, noto rapper della scena italiana, dà il via a una polemica politica ripresa poi da tutti i media, anche fuori Italia.
Il cantante, nel suo intervento durato circa cinque minuti, non ha risparmiato nessuno: dalla Rai, i cui vertici avrebbero tentato di “censurare le sue idee”, a Mario Draghi, contro cui ha lanciato un piccato appello in merito al futuro del mondo dello spettacolo, sottolineando come il premier, nelle scorse settimane, si sia esposto invece “celermente e in prima persona contro la Superlega”, e finendo con la Lega, nel mirino del rapper in particolare per le posizioni “omofobe” e per “l’ostruzionismo” al Ddl Zan.7
Già prima dell’esibizione si erano venuti a sapere i contenuti del discorso di Fedez e Salvini, alle 17:30 del pomeriggio, era corso ai ripari giocando d’anticipo attraverso un post, pubblicato su Twitter, in cui spiegava che “Il ‘concertone’ costa circa 500.000 euro agli italiani, a tutti gli italiani, quindi i comizi ‘de sinistra’ sarebbero fuori luogo”.
La controreplica del leader del Carroccio, però, pare non abbia sortito gli effetti sperati, perchè le immagini dell’intervento del cantante sono diventate in poche ore virali, riscuotendo ampi consensi dal pubblico.
Concerto del 1 maggio, Fedez attacca la Lega: “La Rai voleva censurarmi”, ma arriva la smentita