“Gli alleati della Nato hanno deciso a metà aprile di iniziare il ritiro delle forze della missione di supporto” in Afghanistan “il primo maggio e questo ritiro è iniziato”. questo si legge in una nota diffusa dalla Nato.

L’Italia non abbandonerà l’Afghanistan e farà tutto ciò che è nelle sue possibilità per permettere al Paese “di tornare a crescere in un clima democratico di pace”. Lo ha detto il ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Luigi Di Maio, rispondendo a un’interrogazione in Senato di Roberta Pinotti (Partito democratico) sulla garanzia dei diritti umani in Afghanistan dopo il ritiro delle truppe internazionali.

“Il ruolo dell’Italia e degli alleati in Afghanistan non si esaurirà con la missione Nato. Resteremo impegnati a monitorare e mettere in atto ogni opportuna azione affinché le prossime tappe dei negoziati di pace intra-afgani pongano al centro il tema delle conquiste politiche e sociali degli ultimi due decenni, a partire dai diritti delle donne e delle minoranze etnico-religiose”, ha detto Di Maio.

“La cooperazione allo sviluppo italiana – ha ricordato il titolare della Farnesina – ha finanziato progetti per promuovere l’uguaglianza di genere, la salute riproduttiva, sviluppare la micro-imprenditoria femminile, prevenire e contrastare la violenza sessuale di genere, ridurre la mortalità materna infantile. I nostri progetti di cooperazione continueranno”.