consiglio

“Sono mesi che si occupano di piccole beghe interne, piuttosto che discutere una proposta per il Recovery come chiesto da tutti. Ci sono dieci mesi di atti depositati in Consiglio regionale e decine di richieste di comuni, forze sociali e politiche, della stessa Chiesa sarda e altrettanti mesi di incredibile silenzio e indolenza da parte della Giunta regionale e della maggioranza che la sostiene e ora piangono lacrime di coccodrillo”. Lo afferma il Consigliere regionale del Partito Democratico Cesare Moriconi, primo firmatario delle Mozioni presentate dal PD a partire dal 10 giugno 2020 e che “la maggioranza di centro destra si è sempre rifiutata di discutere in Aula”.

“I sardi devono sapere la verità: se la Sardegna non sarà nel Recovery con progetti e proposte proprie la responsabilità è di chi ha passato mesi a discutere di beghe interne. – prosegue il vicepresidente della commissione bilancio – Solinas, la sua Giunta e la sua maggioranza sono responsabili di avere consapevolmente ignorato l’importante opportunità offerta da questi fondi europei straordinari e di aver condannato la Sardegna e i sardi a perdere anche l’ultima occasione avuta per colmare il gravissimo gap di sviluppo che ci separa dalle altre regioni d’Italia e d’Europa”.

“La smettano di cercare le colpe delle loro inadeguatezze a Roma, chiedano scusa ai sardi e riuniscano il Consiglio regionale per valutare le iniziative da intraprendere – continua il consigliere dem – perché è fuor di dubbio che la Sardegna sia finita ai margini del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza a causa della mancata elaborazione di un piano da parte della Giunta regionale”.
“Gli appelli del giorno dopo rivolti a parlamentari, ministri e segretari di partito nazionali generano solo sdegno. – conclude Moriconi – L’ultima occasione per una Regione ritardataria e superficiale come la nostra, che non si è mai occupata del Recovery nei 10 mesi avuti a disposizione, l’ha offerta proprio Draghi, istituendo un fondo aggiuntivo di 30,6 miliardi di euro a rafforzamento dei 191, 5 miliardi del programma Next Generation EU, per provare a recuperare i progetti eccedenti e non perfettamente in linea con le linee guida adottate dalla Commissione Europea sul Recovery Fund. La Regione Sardegna è stata ancora una volta assente, nonostante l’ennesima mozione presentata per tempo dal Gruppo PD”.