Recovery plan, premier Mario Draghi in diretta dal Parlamento

Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha illustrato oggi alla Camera dei deputati il Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, definendolo un piano che “non è solo numeri e scadenze“, ma anzi, racchiude “le vite degli italiani”.

Nel Piano, c’è “la misura di quello che sarà il suo ruolo nella comunità internazionale, la sua credibilità e reputazione come fondatore Ue e protagonista del mondo occidentale. E’ questione non solo di reddito e benessere, ma di valori civili e sentimenti che nessun numero e nessuna tabella potrà mai rappresentare“, aggiunge.

Come è strutturato il Piano nazionale di ripresa e resilienza

248 miliardi

Oltre al Pnrr che è composto da 191,5 miliardi e al Piano complementare da 30,6 miliardi, sono stati stanziati, dichiara Mario Draghi alla Camera, “entro il 2032, ulteriori 26 miliardi da destinare alla realizzazione di opere specifiche“. Inoltre, è previsto anche il “il reintegro delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione, utilizzate nell’ambito del dispositivo europeo per il potenziamento dei progetti ivi previsti per 15,5 miliardi. Nel complesso potremo disporre di circa 248 miliardi di euro“. A tali risorse, “si aggiungono poi quelle rese disponibili dal programma REACT-EU che vengono spese negli anni 2021-2023. Fondi per ulteriori 13 miliardi“.

26 miliardi alle opere

“Sono stati stanziati entro il 2032, ulteriori 26 miliardi da destinare alla realizzazione di opere specifiche. Queste includono la linea ferroviaria ad Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria – che diventerà una vera alta velocità – e l’attraversamento di Vicenza relativo alla linea ad Alta Velocità Milano-Venezia”.

22 miliardi per lavoro e gap di genere

In diretta dalla Camera dei deputati, Mario Draghi ha sottolineato che 22 miliardi andranno alle politiche del lavoro della formazione, all’inclusione sociale e alla coesione territoriale. “Ulteriori 7,3 miliardi di interventi beneficeranno delle risorse di React-Eu. Sono introdotte misure a sostegno dell’imprenditorialità femminile e un sistema di certificazione della parità di genere che accompagni e incentivi le imprese ad adottare politiche adeguate a ridurre il gap di genere“.

Proroga al 2023 del Superbonus

“Per il Superbonus al 110% sono previsti, tra PNRR e Fondo complementare, oltre 18 miliardi, le stesse risorse stanziate dal precedente governo. Non c’è alcun taglio. La misura è finanziata fino alla fine del 2022, con estensione al giugno 2023 solo per le case popolari (Iacp)” ha dichiarato dalla Camera dei deputati.

Assegno unico

L’assegno unico diventerà centrale e “onnicomprensivo” per il sostegno alle famiglie con figli e andrà a sostituire le misure fino a oggi vigenti. “È una riforma che rappresenta un cambio di paradigma nelle politiche per la famiglia e a sostegno della natalità” ha detto Mario Draghi.

Garanzia per i giovani che comprano casa

Oltre al piano agli asili nido, di cui ho già parlato, i giovani beneficiano dalle misure per le infrastrutture sociali e le case popolari. E in un prossimo decreto, di imminente approvazione, sono previsti altre risorse per aiutare i giovani a contrarre un mutuo per acquistare una casa. Sarà possibile non pagare un anticipo, grazie all’introduzione di una garanzia statale“.

Assistenza a casa al 10% degli over 65 non autosufficienti

Importante anche il punto dell’aumento delle prestazioni per l’assistenza domiciliare, “fino a prendere in carico entro il 2026 il 10% delle persone sopra i 65 anni che necessitano di assistenza oltre alle persone affette da patologia cronica“.