Dopo le indiscrezioni di questa mattina, ora la conferma, la Sardegna rimarrà in zona rossa e l’Italia riparte e quasi tutto il paese torna in giallo da lunedì, dopo oltre un mese: in rosso resta solo la Sardegna, prima e unica regione italiana a passare in zona bianca, mentre buona parte del sud è in arancione, con Basilicata, Calabria, Puglia e Sicilia che si aggiungono alla Valle d’Aosta, dove però da lunedì sarà possibile anche a chi non è residente raggiungere le seconde case.
Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, ha firmato la nuove ordinanze che andranno in vigore a partire dal 26 aprile.
Dura la reazione politica con il Pd che dice: “La terza settimana per la Sardegna in zona rossa certifica la scarsa efficienza dell’attività messa in campo dalla Regione per fronteggiare l’emergenza sanitaria”.
Come “i problemi per i ritardi legati alle vaccinazioni, reparti ospedalieri chiusi o che funzionano a regime ridotto”. E, non ultimo, “i controlli negli aeroporti: non si conoscono i dati su quante persone arrivano con il certificato di vaccinazione o negatività, quanti test vengono fatti in aeroporto, quanti risultano positivi e quanti vanno in quarantena. Eppure ogni giorno negli hub d’arrivo si registrano tra i 1.500 e i 2.000 controlli”.