Si è svolto questa sera in Consiglio regionale, a Cagliari, la seduta pomeridiana in merito alla discussione generale sull’art. 2 del DL 107.
Sull’ordine dei lavori è intervenuto il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus che ha sollecitato l’approvazione di un ordine del giorno sulla situazione dei lavoratori dello spettacolo e dei giostrai: «Nell’incontro avuto in tarda mattinata la Conferenza dei capigruppo ha concordato l’approvazione di un documento. Chiederei di discuterlo subito». Subito la replica del presidente Pais: «Sì, la bozza è pronta, il documento è in via di perfezionamento e sarà presto distribuito in Aula».
Ha quindi preso la parola il consigliere dei progressisti Massimo Zedda che ha confermato le sue perplessità sull’impianto complessivo del Dl 107. Critico anche sul contenuto dell’articolo 2: «Il provvedimento aumenta i costi della macchina amministrativa. In questo testo si esclude la possibilità dei dirigenti pubblici di poter ricoprire il ruolo di segretario generale della Regione. Quella figura si dovrà ricercare all’esterno – ha sottolineato Zedda – è chiara la volontà di questa maggioranza di conferire incarichi di natura fiduciaria». Giudizio negativo anche da parte della consigliera Laura Caddeo (Progressisti): «Anche a me colpisce moltissimo che queste funzioni vengano individuate al di fuori della pianta organica della Regione. Ciò vuol dire che pur avendo figure di alto profilo all’interno dell’amministrazione non potremo utilizzarle. Questa cosa mi meraviglia. Il disegno di legge va ritirato se ancora abbiamo una parvenza di onore e di rispetto verso i sardi».
Sulla stessa lunghezza d’onda l’intervento della consigliera Maria Laura Orrù (Progressisti): «State agendo in palese solitudine portando avanti un provvedimento inadeguato a rendere più efficiente la macchina amministrativa. Il Dl 107 è un’offesa per chi lavora nel sistema Regione. Nel testo non c’è un solo articolo che possa essere salvato».
Il capogruppo del Psd’Az Franco Mula è intervenuto sull’ordine dei lavori per sollecitare l’approvazione dell’ordine del giorno concordato in Conferenza dei Capigruppo. Proposta accolta dal consigliere Walter Piscedda (Pd): «Noi siamo d’accordo ma prima vogliamo leggere attentamente il documento. Da una prima lettura mi sembra che manchi la parte relativa agli indennizzi».
Il capogruppo sardista Franco Mula ha ricordato l’esito dell’incontro dei capigruppo con le associazioni dei lavoratori: «Giostrai e autonomi vogliono prima di tutto lavorare non chiedono altri soldi. Gli unici indennizzi finora sono stati erogati dalla Regione ma non sembrano sufficienti. Stiamo attenti a prendere impegni dal punto di vista finanziario. Noi abbiamo il dovere di cercare soluzioni. Sulla possibilità di garantire una ripresa delle attività possiamo solo favorire una concertazione con le altre istituzioni».
Michele Cossa (Riformatori) ha rivolto un invito alla cautela: «Probabilmente ci aspetta un’altra settimana di zona rossa. Non sappiamo come evolverà la pandemia. E’ un problema che dovrà affrontare la Conferenza Stato-Regioni. Finora sì è tracciata una linea di demarcazione tra attività essenziali e non. Ci sono situazioni paradossali: nei mercati rionali possono aprire le attività che commerciano generi alimentari ma non quelle che vendono abbigliamento. Questo sta creando situazioni devastanti dal punto di vista economico. Approviamo l’ordine del giorno ma credo che sia più urgente sostenere una battaglia in sede di Conferenza Stato-Regioni».
Per il capogruppo di Leu Daniele Cocco: «L’ordine del giorno è utile se serve a dare risposte immediate. Gli ambulanti e i giostrai chiedono altro, chiedono come potranno beneficiare delle risorse messe a disposizione dalla Regione. Loro auspicano un ampliamento della platea dei beneficiari in modo da poter ricevere le risorse dalle quali, attualmente, sarebbero esclusi».
Il capogruppo della Lega Dario Giagoni ha chiesto un pronunciamento chiaro e unanime da parte del Consiglio: «Abbiamo incontrato le associazioni dei lavoratori che ci hanno raccontato la loro disperazione. La loro priorità è riaprire e riprendere a lavorare, i ristori vengono in secondo piano. Occorre dare un’indicazione chiara alla Giunta regionale».