I Carabinieri di Teulada (Su) hanno risolto un caso risalente a febbraio scorso quando una 60enne sulcitana si è presentata in caserma per sporgere una denuncia. La donna aveva lasciato aperta, nel cortile di casa, la sua Fiat Punto, nell’abitacolo della quale aveva lasciato la borsetta contenente il portafoglio. Una persona se n’era accorta e si è impossessata del portafogli contenente vari effetti personali e due carte magnetiche: un bancomat e una postepay.

Quasi immediatamente dopo qualcuno è andato a fare due prelievi presso il bancomat della filiale del Banco di Sardegna di Teulada, uno da duecento euro e uno da trecento. Le prime indagini hanno consentito dunque di comprendere che quella persona doveva essere anche sedentaria, visto che non si era nemmeno spostata dal paese per dare seguito al suo improvvisato disegno criminoso, ammesso che quest’accortezza gli fosse potuta tornare utile.

Ma l’uomo aveva fretta, quelle carte potevano essere bloccate con una semplice telefonata. Forse avrebbe potuto cercare uno sportello automatico privo di videocamere, perché è stato proprio dalla visione delle immagini del sistema che monitora quella postazione che i carabinieri hanno individuato l’incauto prelevante. Il suo travisamento, alla moda e al passo coi tempi, (indossava una mascherina “anticovid”), ma in realtà conosciuto in paese. Le telecamere hanno infatti ripreso un 28enne incensurato, molto conosciuto in paese, in quanto il dispositivo di protezione individuale non ne proteggeva troppo la fisionomia.

È stato denunciato dai Carabinieri, che lo conoscevano personalmente, per quell’indebito utilizzo di una carta di credito altrui e per la ricettazione della stessa, perché è stato accertato che questa fosse nella sua disponibilità e non che fosse stato lui a rubarla dall’auto.