Ottantaquattro persone coinvolte nel progetto INCLUDIS e 41 tirocini formativi attivati in realtà produttive del territorio, con il risultato incoraggiante di aver fatto da volano per una ripartenza rispetto ad aspettative non solo professionali.
Molto positivo a Cagliari l’esisto con cui a circa tre anni dall’avvio, si è concluso il progetto di inclusione socio-lavorativa di persone con disabilità, autistiche, o con disturbo mentale inoccupate o disoccupate in carico ai servizi socio-sanitari territoriali.
Attuato dal Comune, con l’interessamento particolare dell’Assessorato alle Politiche sociali, e Finanziato dalla Regione grazie al Fondo Sociale Europeo (FSE), INCLUDIS ha potuto contare sulla compartecipazione della Fondazione Anfass onlus, dell’associazione Abc Sardegna e delle cooperative sociali Aurora, Centro Panta Rei ed Elan. Fondamentale il contributo di una ventina di aziende locali ospitanti. Decisivi per la motivazione, la gestione delle aspettative e la buona prosecuzione degli inserimenti lavorativi, i gruppi di orientamento gestiti da assistenti sociali e psicologici, che hanno supportato i tirocinanti durante il loro percorso nelle aziende.
“Iniziative come queste riconciliano le istituzioni, la politica e le associazioni del terzo settore, che con coraggio e tanta forza riescono a fornire risposte ai più deboli. INCLUDIS rappresenta una straordinaria esperienza che ha saputo far rinvigorire anche l’impegno dell’Amministrazione comunale verso tematiche di primo piano. E sopratutto in questo difficile periodo, sapere che c’è disponibilità alla collaborazione con chi le vive quotidianamente per fornire un futuro più sereno alle persone con più fragilità della società e alle loro famiglie, dà sicuramente nuovi stimoli e impulso alle azioni dell’Amministrazione comunale”.
A dirlo il sindaco Paolo Truzzu. Un’occasione per fare il punto su quanto realizzato, sugli obiettivi raggiunti, ma anche un momento di riflessione necessaria per garantire continuità alle opportunità e servizi offerti dal Comune a favore delle persone con disabilità.
Per consegnare virtualmente gli attestati di partecipazione ai tirocinanti e ringraziare le aziende ospitanti per l’adesione al progetto, all’evento di oggi in videoconferenza a causa del Coronavirus, sono interventi: Vittorio Pelligra (economista dell’Università di Cagliari e notista de Il Sole 24 Ore), Roberto Doneddu (direttore generale Assessorato al Lavoro Regione Sardegna), Marika Batzella (direttrice Servizio Interventi integrati alla persona Assessorato Sanità Regione Sardegna).
Con l’ausilio di Isabella Onnis di Abc Sardegna e impegnata per l’occasione nella veste di moderatrice, tutti hanno parlato di INCLUDIS come esempio di investimento virtuoso con benefici estesi a tutta la collettività, che ha saputo coniugare risorse pubbliche e private, “da ripetere”. Anche per Nicola, Matteo, Maria Alessandra, Roberta e gli altri: oltre alle tecniche di lavoro, hanno acquisito nuova consapevolezza sui propri “punti di forza”.
A chiudere i lavori, l’assessora Viviana Lantini. “Ho trovato molto belle e molto chiare le testimonianze dei giovani tirocinanti – ha spigato la titolare delle Politiche sociali, riferendosi al video-racconto del progetto (link più sotto) – che hanno fatto ben capire che INCLUDIS è un progetto concreto, svolto con modalità di co-progettazione fra il pubblico e il privato, facendo capire che si può fare, che può essere una collaborazione vera ed efficace. Un progetto di partecipazione e di inclusione sociale”.
“L’opportunità che abbiamo dato ai ragazzi e alle ragazze di questo progetto, loro l’hanno veramente sfruttata sino in fondo. Sono loro i veri protagonisti del progetto – ha sottolineato la rappresentante dell’Esecutivo Truzzu – insieme alle aziende che si sono messe in gioco ospitandoli. Un approccio produttivo questo per fare davvero politiche sociali, cioè a misura di persona, rispettando quelli che sono i loro diritti e dignità, ancora più se queste persone sono interessate da forme di fragilità. Perciò INCLUDIS ha rappresentato per l’Amministrazione cittadina un esempio, un precedente importante per proseguire e poter rafforzare tutte quelle che sono le linee di intervento orientate a dare concretezza ai diritti sociali di tutti e di tutte, troppo spesso rimasti solo parole”.
Circa l’opportunità che progetti come INCLUS possano essere ripetuti, come hanno anticipato Doneddu e Batzella dell’amministrazione regionale, l’impegno è anche di “ampliare la platea delle persone coinvolte, interessare altre realtà produttive e organismi del terzo settore – ha concluso l’assessora Lantini – indirizzando quelli che sono i finanziamenti verso esperienze di reale inclusione sociale, in modo che Cagliari riesca a ridurre quelle che sono le distanze e le diseguaglianze”.