“L’Istituto Superiore di Sanità ha recentemente evidenziato come l’emergenza da COVID-19 abbia determinato un aumentato rischio di ricaduta e peggioramento dei Disturbi dell’Alimentazione e della Nutrizione (DCA), un maggiore rischio di infezione da COVID-19 nelle persone con DCA e l’aumento della mortalità e della diffusione del disturbo (nuovi casi)”. Lo scrive l’associazione contro i Disturbi del Comportamento Alimentare, Voci dell’Anima della Sardegna per promuovere un progetto di “prevenzione primaria e secondaria dei Disturbi dell’Alimentazione e della Nutrizione“.

“Nell’ottica di promuovere azioni efficaci di promozione del benessere e di prevenzione primaria e secondaria, che contribuiscano a contenere la diffusione del disturbo – si legge nel comunicato – l’Associazione Voci dell’Anima in partenariato con Consult@noi, Food For Mind, Ordine degli Psicologi della Sardegna, Casa Emmaus, Ananke, Acli di Cagliari, SIRIDAP, Canne al Vento, Il Gesto Interiore e Cittadinanza Attiva avvia il progetto ‘Programma di prevenzione primaria e secondaria dei Disturbi dell’Alimentazione e della Nutrizione: attività conoscitive e di sensibilizzazione in tempo di COVID-19′, che sarà realizzato con il contributo della Fondazione di Sardegna e sponsorizzato da Assiprofessioni di Roberto Pisano e UnipolSai di Carlo Putzolu”.

Il progetto prevede:

  • attivazione di uno sportello d’ascolto gratuito psicologico e nutrizionale, aperto a tutta la popolazione sarda, con finalità di ascolto, prevenzione e promozione del benessere psico-fisico.
  • Realizzazione di Seminari pubblici di natura informativa, divulgativa e di prevenzione primaria e secondaria sui DCA, gratuiti e aperti a tutta la popolazione, che saranno realizzati in modalità webinar.
  • Avvio di una indagine anonima rivolta ad un campione della popolazione regionale tra i 18 e i 60 anni, finalizzata ad esplorare in che modo l’emergenza da Covid-19 (e le conseguenti misure restrittive e di isolamento previste dalle disposizioni ministeriali e regionali) abbia e stia tutt’ora influenzando le abitudini alimentari, il rapporto con il cibo, il corpo e la propria immagine, gli stili di vita e i livelli di stress della popolazione sarda.

Il progetto permetterà, quindi, di sensibilizzare la popolazione sul tema dei DCA, contrastando gli stereotipi e diffondendo conoscenze puntuali e aggiornate sulla complessità del disturbo e sulle modalità di gestione e trattamento dello stesso. L’indagine anonima consentirà di raccogliere dati utili al fine di strutturare programmi di prevenzione e cura che rispondano con maggiore efficienza ai bisogni della popolazione.