Va avanti la campagna di vaccinazione a livello nazionale, con il 38,79% degli over 80 in Italia vaccinato anche con il richiamo e il 68,20% con la prima dose: questi i dati resi noti nel report del governo, aggiornato a questa mattina e dal quale emerge come siano molto più basse però le percentuali relative agli italiani nella fascia d’età 70-79 anni.
In quella fascia d’età, infatti, è stato vaccinato solo il 2,48% e solo il 19,89% ha ricevuto la prima dose. Numeri più alti invece per gli ospiti delle Rsa, ne sono stati vaccinati il 75,53% mentre la prima dose è stata somministrata al 91,25%, e per il personale sanitario e sociosanitario: le percentuali sono del 75,29% con due dosi e del 91,63% con una dose.
Lazio, il 19 prime dosi J&J, andranno a carceri – “Il 19 aprile avremo la prima consegna di vaccini Johnson&Johnson. Si tratta di una consegna quantitativamente modesta: 18mila dosi che andranno in prevalenza alle carceri per il personale che vi lavora e per i detenuti”. Lo ha annunciato Alessio D’Amato, assessore regionale alla Sanità del Lazio, in occasione di una visita all’hub vaccinale al San Giovanni di Roma. “Speriamo che dal prossimo mese di maggio potremo avere un ampliamento delle forniture” ha aggiunto.
Aifa: seconda dose non oltre 42 giorni per Pfizer e Moderna – L’intervallo “ottimale tra le dosi è, rispettivamente, di 21 giorni per il vaccino Comirnaty di Pfizer-BionTech e di 28 giorni per il Vaccino COVID-19 Moderna. Qualora tuttavia si rendesse necessario dilazionare di alcuni giorni la seconda dose, non è possibile superare in ogni caso l’intervallo di 42 giorni per entrambi i vaccini a mRNA. Si ribadisce che per ottenere una protezione ottimale è necessario completare il ciclo di vaccinazione con la seconda dose”. È quanto afferma la Commissione tecnico scientifica dell’Aifa nel parere che è allegato alla nuova circolare del ministero della Salute ‘Vaccinazione anti Sars-CoV2’.