«È assolutamente inaccettabile – dichiara Soddu – che una struttura d’eccellenza come l’Hospice, che ha sempre caratterizzato in positivo la sanità nuorese, che è apprezzata in tutta Italia e ci ha fatto entrare nella rete nazionale delle “Città del Sollievo”, si trovi oggi costretta a chiudere le porte ai pazienti perché mancano i medici. La trovo una cosa gravissima a cui si deve porre immediato rimedio, senza esitazioni di sorta. Oltre all’inalienabile diritto alla salute, ci sono gli aspetti legati alla dignità dei pazienti, specie i malati terminali a cui deve essere sempre garantito il massimo sostegno possibile. A loro e alle loro famiglie».
«L’emergenza Covid – continua il sindaco – non può rappresentare un paravento per ogni criticità che si presenti. La carenza di personale sanitario, a tutti i livelli, non è un problema che nasce oggi. Sono mesi che lanciamo appelli, dedichiamo riunioni della conferenza socio-sanitaria, facciamo incontri con la Regione e convochiamo consigli comunali straordinari, chiedendo che vengano inviate a Nuoro le figure necessarie per risolvere la situazione. Invece i vecchi problemi sono rimasti tali e ora i pazienti e la sanità nuorese ricevono l’ennesimo schiaffo. Se si può attingere alle graduatorie regionali per portare a Nuoro nuovi medici e consentire l’immediata ripartenza dei ricoveri all’Hospice, lo si faccia subito, senza aspettare un minuto di più. E così valga anche per i reparti del San Francesco. La malattia e la sofferenza non aspettano i tempi della burocrazia».