Urla disumane, forti rumori e musica ad altissimo volume, provenienti da un appartamento di in viale Trieste a Cagliari. Questo quanto riferito al 113 da numerosi cittadini che, allarmati, proprio per la persistenza di quanto stavano udendo nel cuore della notte tra sabato e domenica, hanno chiesto aiuto alla Polizia.
Gli agenti delle Volanti, che si sono immediatamente diretti verso il luogo indicato dal Centro Operativo Telecomunicazioni della Questura, hanno avuto conferma di quanto segnalato a distanza di decine di metri prima del loro arrivo, da dove si potevano già sentire le urla e il rimbombare della musica.
Giunti sul posto, i poliziotti si sono subito accorti che dal punto più alto del palazzo, da dove provenivano i forti rumori, vi erano dei giovani che stazionavano pericolosamente lungo un parapetto, affacciandosi da un terrazzo.
Proprio per fare chiarezza su ciò che effettivamente stava accadendo all’interno dell’appartamento e per verificare la natura delle urla che continuavano a provenire dall’interno dello stesso, preoccupati che queste fossero in realtà delle richieste di aiuto, gli operatori della Squadra Volante hanno raggiunto l’ingresso dell’abitazione-attico per procedere al controllo, ma il proprietario dell’appartamento ha subito impedito il controllo da parte dei poliziotti, che, qualificandosi, si erano presentati all’ingresso e rifiutandosi di aprire la porta, ricoprendo anche gli agenti di pesanti insulti ed improperi.
Il fatto che nessun tentativo di dialogo e mediazione abbia fatto desistere l’uomo, che continuava a barricarsi, dalla strenua resistenza, non ha fatto altro che aumentare nei poliziotti la preoccupazione e il dubbio che all’interno dell’appartamento qualcuno fosse in pericolo o che comunque si stesse consumando un qualche reato.
Anche quando gli operatori sono riusciti ad aprire la porta, benché il chiavistello fosse ancora inserito, per cercare di capire meglio cosa stesse accadendo, il proprietario 39enne cagliaritano, ha ulteriormente tentato di impedire l’accesso, serrando, con una spinta alla pesante porta d’ingresso, la mano e il polso di uno degli agenti che cerava di portarlo alla ragione, provocandogli delle lesioni.
Finalmente entrati nell’appartamento, i poliziotti hanno avuto non poche difficoltà ad identificare gli occupanti, che subito hanno tentato di sfuggire al controllo, dileguandosi e cercando di nascondersi in ogni punto della casa e del terrazzo, qualcuno anche avventurandosi pericolosamente sul tetto privo di barriere di protezione.
Infine tutti i presenti, di età compresa fra 28 e i 56 anni, i quali erano in evidente stato di ebrezza alcoolica, sono stati con non poca fatica (in quanto hanno perseverato nel loro atteggiamento poco collaborativo) identificati e invitati ad interrompere i rumori molesti e a lasciare l’appartamento.
Il 39enne proprietario di casa è stato denunciato per resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale.
Il grave episodio è stato valutato anche sotto l’aspetto della violazione delle disposizioni finalizzate al contenimento della diffusione del COVID-19; normativa per la quale anche la Polizia di Stato di Cagliari continua a garantire il mantenimento della sua osservanza, appellandosi costantemente al senso di responsabilità di tutti i cittadini.
Pertanto, a tutte le 12 persone occupanti e assembrate all’interno dell’appartamento sono state notificate le sanzioni amministrative previste per la violazione della normativa anti-Covid-19.