I carabinieri di Villaputzu (Su), a conclusione delle indagini scaturite dalla denuncia presentata gestore del supermercato Group-86, affiliato “Md”, hanno denunciato due donne ritenute responsabili del furto avvenuto il 18 marzo scorso in quell’esercizio commerciale. Si tratta di una 20enne di Dalmine (BG) e di una 24enne di Martinengo (BG).
Le due donne avevano rubato dal centro commerciale oggettistica varia, tra cui una caffettiera a induzione per piani cucina elettrici e dei cosmetici, superando poi la barriera delle casse dalla corsia dedicata a chi non ha fatto acquisti, naturalmente senza pagare il conto. Dalla visione delle immagini del sistema interno di videosorveglianza, l’unica cosa che potevano osservare i carabinieri intervenuti e i gestori dell’esercizio pubblico, era che quelle due ragazze non dovevano essere del luogo. Ascoltando poi alcuni testimoni, uno di questi ha notato un particolare interessante: quella mattina nel parcheggio del supermercato aveva notato un Suv di colore blu elettrico di modello inusuale.
La testimonianza è risultata interessante perché i carabinieri ricordavano di averne osservato uno, simile alla descrizione ricevuta, a Porto Corallo, durante i loro giri di perlustrazione. Hanno quindi effettuato degli approfondimenti in quella località balneare, rintracciando i proprietari dell’auto. Si trattava di due uomini, padre e figlio della Provincia di Bergamo che, approfittando della “zona bianca” in cui si trovava la Sardegna qualche tempo fa, avevano affittato una villetta a prezzi molto competitivi e si erano trasferiti nell’isola, con le relative fidanzate che, facendo le procacciatrici di contratti per la distribuzione dell’energia elettrica, potevano proseguire la loro professione anche in Sardegna. La refurtiva è stata così rintracciata e in parte recuperata e le due fanciulle denunciate alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari.