Le Regioni non hanno più l’obbligo di conservare il 30% delle dosi recapitate per garantire la seconda inoculazione. E’ una delle novità emerse dalla Conferenza delle Regioni e che più interessano la Sardegna che sinora aveva seguito alla lettera questa regola.

L’assessore della Sanità Mario Nieddu l’ha chiesto espressamente al ministro della Salute Roberto Speranza e la risposta è stata che con i nuovi invii di vaccini non ci sarà più bisogno di mettere da parte le scorte. Resta, invece, bloccata la percentuale del 2,7%, cioè la quota di fiale a cui ogni Regione ha diritto quando vengono distribuite dall’hub nazionale. Dopo metà aprile arriveranno in Italia 7,3 milioni di farmaco Johnson&Johnson da utilizzare nel secondo trimestre, da aprile a giugno. Sempre secondo la proporzione del 2,7% all’Isola toccheranno circa 200mila dosi. In questo caso basta una inoculazione e per questo “l’accelerazione nella campagna sarà evidente”.

Oltretutto, ha aggiunto l’assessore, “anche i medici hanno cominciato a vaccinare negli hub e a domicilio”. Poi una precisazione: “Oggi Speranza ha ribadito che i medici di base sono obbligati a partecipare alla vaccinazione”. Nessuna modifica dei criteri da rispettare in futuro per il prosieguo della campagna: “Si chiude con gli over 80, i fragili e poi si procede seguendo il criterio anagrafico”, conferma l’assessore. Infine, a proposito delle prescrizioni per le Regioni, “abbiamo chiesto una revisione dei criteri e il ripristino della zona gialla”.