Ben 65 auto ogni 100 abitanti, il 5,8% del Pil pro capite (pari a 1.441 euro a persona) speso per i costi sanitari legati ai danni provocati dall’inquinamento, 6 persone morte per incidenti stradali e ben 688 feriti. Sono numeri quasi da maglia nera quelli che emergono dall’analisi condotta da Legambiente a Cagliari nell’ambito della nuova campagna itinerante Clean Cities che ha presentato e consegnato al Comune la “Pagella della Città”. Se non nera, quella di Cagliari è sicuramente una maglia grigia visto che, nonostante un lockdown a intermittenza di un anno a causa della pandemia, è stata registrata una concentrazione di Pm10 nel capoluogo sardo in media di 26 microgrammi/m3, un dato poco al di sopra dal limite indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Secondo l’analisi di Legambiente, Cagliari presenta criticità che ostacolano il passaggio verso una mobilità a zero emissioni: alto il tasso di motorizzazione, elevati costi sociali ed economici legati all’inquinamento e offerta di mezzi pubblici non ancora sufficiente. Sono stati invece definiti “interessanti”, l’implementazione delle piste ciclabili e l’offerta di sharing mobility che fanno emergere il capoluogo rispetto alle altre città insulari e del sud Italia. L’analisi fotografa una città che, secondo gli ambientalisti, deve incrementare gli sforzi per ridurre il livello di inquinamento, per limitare gli spostamenti in auto e favorire un trasporto pubblico locale a zero emissioni. Se al momento i costi sanitari e sociali legati all’inquinamento sono alti come la concentrazione di Pm10, dati incoraggianti arrivano dalle piste ciclabili a cui nell’ultimo anno stati aggiunti 11 chilometri.
Nell’ultimo anno sono anche aumentate le aree in cui si transita a 30 all’ora passate da 1,4 km2 ai 6,2 km2 nel 2020, ma secondo Legambiente “va rafforzato lo sforzo per limitare ulteriormente la velocità delle strade urbane”. “Non sufficiente – sottolineano dall’associazione – l’offerta del trasporto pubblico locale elettrico, che copre solo il 25% della città a fronte del 100% previsto dagli obiettivi 2030”. “La pagella della città di Cagliari evidenzia le criticità di una mobilità ancora incentrata sulle automobili – ha detto Annalisa Colombu, presidente di Legambiente Sardegna -. Per cambiare la mobilità è necessario completare il Pums ((Piano Urbano della Mobilità Sostenibile), potenziare la rete ciclabile e favorire l’uso delle biciclette e della pedonalità, elettrificare l’intera flotta del trasporto pubblico locale, estendere le ‘zone 30’ nei quartieri, realizzare parcheggi di scambio all’ingresso delle città”.
“Cagliari deve rafforzare la sicurezza della mobilità stradale, per ridurre l’incidentalità”, ha ribadito Ahmed Naciri. Domani seconda tappa di Clean Cities con un doppio appuntamento: alle 10 il flash mob “Tour sul bus elettrico” e dalle ore 18 sulla pagina Facebook di Legambiente Cagliari si terrà il webinar “La Mobilità Sostenibile a Cagliari”.