Secondo l’assessore dell’Urbanistica della Sardegna, Quirico Sanna, “l’impugnazione del Piano casa è irricevibile”. “La legge regionale – ricorda – è stata pubblicata il 19 gennaio scorso, il Governo aveva tempo fino al 20 marzo per far partire il ricorso, invece lo ha notificato il 22”. Quindi, dal punto di vista della Regione non è valido il documento che ha cassato ben 27 sui 31 articoli del testo approvato dal Consiglio regionale a inizio anno.
Tuttavia, ha chiarito l’esponente della Giunta Solinas, “offriamo la massima apertura al dialogo, fermo restando che questa maggioranza resta convinta della necessità di affermare i diritti derivanti dall’Autonomia speciale e previsti nello Statuto”. Piena disponibilità, comunque, a rivedere alcuni articoli: per esempio, quello sulle tolleranze edilizie fissate al 5% e previste dalla normativa nazionale fino al 2%.
L’opposizione è critica. Secondo il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus “è surreale l’idea di considerare nulla l’impugnazione del Piano casa per via di un ritardo nella trasmissione della notifica: invece di chiedere scusa ai professionisti, alle imprese, ai Comuni e a tutti i sardi per aver creato la più grande instabilità della normativa urbanistica che la Sardegna ricordi, invece di ammettere i gravi errori compiuti, l’assessore pensa di appigliarsi a un cavillo strampalato”.