Si chiama “Sardilienza” e comprende l’insieme delle strategie elaborate da Articolo 1 Sardegna – Liberi e Uguali in vista dell’accesso della Regione alle risorse del Recovery Fund. “Un modello – ha spiegato illustrando il progetto il consigliere regionale di LeU Eugenio Lai – che mette al centro il cittadino e i suoi bisogni”. Il leitmotiv deve essere: “Trasformiamo i punti di debolezza in punti di forza”. Quindi, “da contrasto allo spopolamento al rafforzamento dei territori”.
Ripartire dai territori significa “promuovere un modello sanitario efficiente e eliminare le disuguaglianze tra città e piccoli Comuni puntando soprattutto sull’istruzione, la formazione”. Per quanto riguarda le infrastrutture, propongono “di estendere il doppio binario nelle ferrovie ovunque, e di investire sulla digitalizzazione dotando tutti i territori della linea veloce, così da superare il gap centro-periferie”. Nessuna quantificazione delle risorse che potrebbero essere concesse alla Sardegna. “Noi invertiamo l’approccio della Giunta regionale – ha chiarito Lai – loro sono partiti da un elenco di progetti vecchi, noi partiamo dalla qualità”.
Alla realizzazione del modello hanno partecipato anche Antonella Fancello, rappresentante delle donne di Articolo Uno, Paola Casula sindaca di Guasila, il sindaco di Ussaramanna Marco Sideri, il segretario regionale di Articolo 1-giovani Andrea Zudda e Domenico Cabula, componente del Comipa (comitato misto paritetico sulle servitù militari). “Chiediamo che si tenga conto degli indicatori di genere nella realizzazione del piano sardo”, ha detto Fancello. D’altra parte, ha aggiunto Casula, “il lavoro femminile è quello che ha subito più conseguenze negative in pandemia”. Zuddas ha sottolineato, soprattutto a beneficio dei giovani, l’esigenza di una “transizione digitale vera”, Cabula ha richiamato l’importanza delle bonifiche industriali e delle aree militari. Ancora Eugenio Lai, in conclusione, ha lanciato un appello a tutte le forze politiche: “Lasciamo da parte le polemiche e lavoriamo insieme a un progetto comune per rilanciare l’economia sarda e restituire speranza ai nostri giovani”.
