L’Rt nazionale rimane stabile: il valore aggiornato è di 1,16, lo stesso della scorsa settimana. E’ quando sarebbe indicato, secondo quanto si apprende nel monitoraggio settimane Iss-Ministero Salute.
Nel periodo 24 febbraio – 09 marzo 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,16 (range 1,02 – 1,26), conferma una nota dell’Iss, “sempre sopra uno in tutto il range”.
Si osserva un ulteriore aumento dell’incidenza a livello nazionale, che supera la soglia di 250 casi settimanali per 100.000, che impone il massimo livello di mitigazione possibile. Nel periodo 12-18 marzo 2021 è risultata di 264 per 100.000 abitanti. Lo rende noto l’Istituto Superiore di Sanita’ sui dati del monitoraggio settimanale. La scorsa settimana il valore era di 225,64 per 100.000.
Si continua ad osservare un livello generale di rischio alto: dieci Regioni (stesso numero della settimana precedente) hanno un livello di rischio alto. Le altre 11 Regioni/PPAA hanno una classificazione di rischio moderato (di cui sette ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane). Lo evidenzia la bozza di monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute.
Sedici Regioni/PPAA hanno un Rt puntuale maggiore di uno. Tra queste, una Regione (Campania) ha un Rt con il limite inferiore maggiore di 1,5 compatibile con uno scenario di tipo 4, e due (Piemonte e FVG) hanno un Rt con il limite inferiore maggiore di 1,25, compatibile con uno scenario di tipo 3. Dodici Regioni hanno un Rt nel limite inferiore compatibile con uno scenario di tipo 2. Le altre Regioni/PPAA hanno un Rt compatibile con uno scenario di tipo uno.