I Palombari del Gruppo Operativo Subacquei (GOS) del Comando Subacquei ed Incursori della Marina Militare (Comsubin), distaccati presso il Nucleo SDAI (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) di Cagliari, su richiesta di bonifica di presunti ordigni bellici residuati bellici della Prefetture di Cagliari, hanno individuato nel Golfo di Cagliari una quantità elevata di ordigni di varie tipologie.
L’intervento di localizzazione, riconoscimento, rimozione e inutilizzazione, per la messa in sicurezza e la libera fruibilità della parte del golfo di Cagliari ha impegnato, il Nucleo per diversi mesi, vista la grande presenza di ordigni rinvenuti. L’area interessata dalle operazioni, circa 2 km quadri, è distante circa 3 km dall’ingresso del Porto di Cagliari. La profondità dove hanno operato i Palombari del Comsubin in servizio presso il Nucleo Sdai di Cagliari varia tra 15 mt e 20 mt. Nelle operazioni effettuate sino ad oggi, i militari della Marina hanno constatato che nell’area c’è una presenza massiva di residuati bellici disseminata sul fondale, poiché, nell’immediato dopoguerra la zona è stata caratterizzata dallo sversamento in mare di ordigni di varia tipologia.
Le ricerche sono condotte con l’ausilio dei metal detector che permettono agli operatori in immersione di riuscire ad individuare anche quanto si trovi sotto la sabbia. Le operazioni dei sommozzatori del Nucleo Sdai di Cagliari si sono articolate in diverse fasi, imbraco, sollevamento (con l’ausilio di particolari palloni), rimorchio in zona di sicurezza e messa in atto di consolidate procedure atte a neutralizzare, mediante la distruzione, con l’applicazione di apposita contro-carica esplosiva, del residuato bellico.
Le operazioni di localizzazione, riconoscimento, rimozione e distruzione, condotte dal responsabile delle operazioni, il Comandante del Nucleo SDAI di Cagliari, Sottotenente di Vascello Francesco Alò, sono state condotte preservando l’ecosistema marino.