Aveva ingerito plastica e rischiava di morire. Si chiama Speranza Teresina l’esemplare di Caretta caretta che è stata salvata il 25 febbraio scorso da un peschereccio non lontano da Capo Testa, di fronte alla costa di Santa Teresa di Gallura.
A dare notizia del suo stato di recupero sono il Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, l’Area Marina Protetta Capo Testa – Punta Falcone, il Parco Nazionale dell’Asinara, il Centro Recupero Animali Marini Asinara – Crama e Seame Sardinia Onlus. La tartaruga, ora, si starebbe meglio grazie alle cure del personale dell’Associazione Crama, che gestisce il Centro di recupero animali marini del Parco nazionale dell’Asinara. La Caretta caretta è stata subito sottoposta a indagini clinico diagnostiche che da subito hanno individuato, grazie alle radiografie, delle aree scure a livello intestinale. L’ipotesi che potesse trattarsi di una costipazione da ingestione di plastica doveva però essere confermata e quindi i biologi e il veterinario del Crama hanno alimentato Speranza Teresina con del pesce molto grasso, per favorire l’evacuazione di eventuale materiale pesante presente nel suo intestino. Da qualche giorno la tartaruga ha finalmente iniziato a espellere la plastica. “Se non fosse stata recuperata a mare in evidente stato di difficoltà, Speranza Teresina sarebbe quasi certamente morta”, spiegano in una nota congiunta gli enti e associazioni che sono intervenuti in soccorso dell’animale, Parco nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, Area Marina Protetta Capo Testa – Punta Falcone, Parco Nazionale dell’Asinara, Crama e Seame Sardinia Onlus.