Sono partiti anche al porto di Cagliari i test obbligatori in ingresso nell’Isola. Per l’occasione sono state allestite cinque tende sul molo Sabaudo e quattro postazioni con una decina di operatori sanitari dell’Ats. Dopo la giornata di ieri con il primo giorno di controlli obbligatori in porti e aeroporti per entrare in Sardegna, che è ancora zona bianca, oggi l’attenzione si sposta sullo scalo marittimo del capoluogo.
Il primo controllo verrà effettuato nei confronti dei passeggeri, circa un’ottantina, della nave Tirrenia proveniente da Civitavecchia. Le verifiche sull’eventuale possesso dei certificati di negatività o vaccinali e l’effettuazione dei tamponi rapidi, secondo Ats, non dovrebbero prendere più di un’ora per controllare tutti i viaggiatori. Quelli che invece non vorranno sottoporsi al test obbligatorio e dichiareranno di volerlo fare, a proprie spese, entro 48 ore sono messi in isolamento e segnalati dall’Ats che nel frattempo, anche in vista di un aumento dei flussi, sta cercando nuove residenze per le quarantene. Con un bando in scadenza domani il servizio sanitario regionale ha avviato la verifica di disponibilità tra le strutture alberghiere “ovvero ad altri immobili aventi analoghe caratteristiche di idoneità per garantire l’isolamento delle persone”. In particolare verranno privilegiate quelle strutture immediatamente disponibili site al massimo a 50 km di distanza dagli aeroporti di Olbia “Costa Smeralda” e Cagliari Elmas.
L’affidamento prevede la garanzia del servizio sino al 30 giugno con un costo per persona di 66 euro, iva compresa. Due covid hotel sono già operativi nell’Isola a Oristano e Santa Maria Coghinas (Sassari).