Tre partite in una settimana per capire subito se è una Cagliari da Serie A o da Serie B. E la prima, domani con il Crotone, è già fondamentale. Sarà l’esordio in rossoblù del nuovo allenatore Leonardo Semplici: per il tecnico toscano centesima gara da allenatore nella massima serie.
“Ora le parole contano poco – ha detto nella conferenza stampa della vigilia – servono i fatti. In questi pochi giorni ho fatto leva più sugli aspetti psicologici che su quelli tattici o fisici. Cercando di trasmettere subito pochi concetti ma chiari utili a far venire fuori la qualità dei giocatori. E possibilmente a portare un cambiamento senza stravolgere di punto in bianco l’assetto della squadra. Non possiamo più aspettare la scintilla. La scintilla, casomai, la dobbiamo accendere noi”. Nainggolan centrale. Ma, ha annunciato Semplici, giocherà in posizione più arretrata.
“È un giocatore importantissimo. Sta piano piano riacquistando la condizione- ha detto il tecnico- che possa garantirgli di rimanere in campo anche novantacinque minuti”. Sarà un Cagliari con più palloni in area per Pavoletti, favorito per un posto in attacco. L’altro attaccante dovrebbe essere Joao Pedro: “Lo vedo punta- ha spiegato il tecnico- voglio che stia più possibile vicino alla porta per cercare il gol. Coppia Pavoletti-Simeone? Non ho preclusioni, possono giocare tutti e due insieme”. Di mezzo c’è anche il Crotone: anche per i calabresi domenica sarà una gara da ultima spiaggia per la salvezza: “Gioca da qualche anno con lo stesso allenatore- ha detto il mister- e con elementi di qualità. Una squadra molto ben organizzata, ma noi dobbiamo gettare il cuore oltre l’ostacolo. Loro hanno un gioco collaudato. Ma noi dobbiamo compensare con determinazione e voglia di fare risultato. Stiamo vivendo bene questo momento, perfettamente consci delle responsabilità che ci attendono”.
Crotone, Stroppa: “Con Cagliari da dentro o fuori”
“Dobbiamo giocare per la maglia e la città”. Alla vigilia della gara contro il Cagliari, Giovanni Stroppa utilizza un tipico slogan dei tifosi per caricare la squadra in vista di una partita che lui stesso definisce “da dentro o fuori” per il Crotone. “Non mi interessa la prestazione tecnica – spiega l’allenatore dei calabresi – ma quella mentale per fare risultato. Dobbiamo giocare non solo per noi, ma per la società e per i nostri tifosi che non possono seguirci come vorrebbero. La squadra è consapevole dell’importanza della partita e dobbiamo affrontarla come una finale”. Una finale per la quale Stroppa dovrà ancora rinunciare a Cigarini – il grande ex della sfida – che era pronto a rientrare ma ha accusato un nuovo disturbo al ginocchio.
“Luca – spiega il tecnico – ha fatto di tutto per recuperare perché ci teneva tanto, era la sua partita ma non ci sarà. Non è tra i convocati ma verrà con noi in ritiro perché vuole stare a dare la carica ai compagni”. Contro il Cagliari, terzultimo in classifica a tre punti dal Crotone, non sarà una passeggiata. I sardi da una settimana hanno cambiato la guida tecnica scegliendo Semplici al posto di Di Francesco. “L’avversario – dice Stroppa – è eccellente ed ha da perdere più di noi. Il cambio tecnico potrebbe portare delle novità nel loro gioco; abbiamo studiato in settimana qualcosa delle tattiche di Semplici e ci siamo preparati ad affrontare eventualmente qualcosa di diverso rispetto al Cagliari che abbiamo visto fino ad ora. Al di là del modulo, di come affrontare l’avversario, noi dobbiamo fare una partita straordinaria sotto il profilo mentale, interpretare la prestazione con mentalità, determinazione nel fare le cose, arrivare primi su ogni contrasto”.
Stroppa non rivela nulla della formazione. In attacco gli unici certi sono Ounas e Messias. A proposito del brasiliano che – nonostante il primato europeo su Messi per dribbling riusciti – nelle ultime gare non ha brillato anche per via dello spostamento di posizione per far spazio a Ounas, il tecnico spiega: “ha giocato con acciacchi a caviglia e schiena che potrebbero giustificare il calo, ma invece ha fatto delle ottime gare. Giocando con i più bravi per me è un vantaggio e escludo che possa soffrire della convivenza con Ounas”. Domenica il Crotone giocherà la sua centesima gara in Serie A, un piccolo ma importante traguardo per la società e che per Stroppa può servire da stimolo alla squadra: “Non avere accanto i tifosi in questo campionato è stato devastante, ci manca il contatto con la gente che ci dava la forza di reagire nei momenti difficili. Dobbiamo vincere per loro”.