“A seguito di quanto si è appreso dagli organi di stampa in merito alla querelle sulla nomina alla direzione artistica del teatro lirico di Cagliari, la USB esprime viva preoccupazione per l’evolversi della vicenda”. Inizia così il comunicato stampa dell’Unione del Sindacato di Base in merito alla nomina del direttore artistico del Teatro lirico del capoluogo sardo.
“Pur non volendo entrare nel merito specifico dei carichi, pendenti o risolti che siano, della figura individuata, avvenuta senza che vi siano state previe manifestazioni di interesse, corre l’obbligo di sottolineare e stigmatizzare il metodo con cui tutta la vicenda è stata gestita”, scrive il sindacato. “Serve certamente ricordare che la fondazione, essendo un ente a partecipazione pubblica che riceve finanziamenti statali, deve rigorosamente attenersi a precise regole di trasparenza e liceità che non possono essere assolutamente messe in discussione dal benché minimo dubbio sui percorsi assunzionali di figure apicali, specie se con mansioni che attengono al rilancio qualitativo e produttivo della fondazione stessa”.
Insomma, prosegue la nota, “in questo contesto i dubbi sollevati dal componente in quota ministeriale pongono diversi e autorevoli elementi di riflessione coi quali contrasta la velocizzazione delle procedure da parte del soprintendente e del presidente del CDI della fondazione, il sindaco Paolo Truzzu”. Secondo la Usb “avrebbe dovuto esserci una preliminare disamina di più candidature ad avviso pubblico nel rispetto di quelle norme che dovrebbero guidare un ente come la fondazione. Si sarebbe dovuto rispondere ai rilievi avanzati dal ministero per bocca del proprio rappresentante con una verifica urgente e immediata in quanto esposto nel CDI. Decisioni che avrebbero dovuto essere prese col fine di tutelare l’integrità qualitativa della produzione del teatro lirico di Cagliari che ha nella diffusione della cultura musicale lirico-sinfonica nel territorio uno dei suoi cardini statutari più importanti e che rappresenta la sua grande funzione sociale è collettiva”.
“Qui non si tratta più di bocciare o promuovere una singola persona, quale che sia il suo casellario giudiziario, ma di bocciare o promuovere un metodo gestionale e su questo, finora, a più di un anno dall’insediamento dell’attuale direzione aziendale, la bocciatura è sonora. USB” incalza il sindacato “invoca ancora una volta per il teatro lirico di Cagliari quel principio di trasparenza amministrativa che deve guidare l’iter gestionale della fondazione. È in forza di tale principio che si chiede che vengano posti in atto strumenti conseguenti di verifica che sgombrano il campo da ogni ragionevole dubbio e successivamente si preferisca la strada dell’avviso pubblico di più manifestazioni di interesse”, conclude la nota.
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Cagliari, Teatro Lirico: Luigi Puddu è il nuovo direttore artistico