Il Torino vince alla Sardegna Arena con un gol nella ripresa di Bremer, fondamentale in difesa e decisivo in attacco. Per la squadra di Nicola è un ritorno alla vittoria che mancava dallo scorso 3 gennaio (3-0 a Parma) dopo una lunga serie di pareggi che comunque erano serviti a respirare. Da Cagliari per il Toro forse parte un altro campionato. Contratti all’inizio, i granata sono cresciuti nel secondo tempo.
E hanno rischiato persino di stravincere. Il Cagliari invece sprofonda: gli attaccanti non pungono, Nainggolan dura solo un tempo. Un punto in dieci partite, un gol in sei: sono i numeri che raccontano perché i rossoblù rischiano davvero la B. E adesso sono ore decisive per Di Francesco: a Giulini la decisione se far valere fiducia e rinnovo. O cercare la scossa con un altro allenatore. Partita tra due squadre che non possono perdere. E c’è il Cagliari che deve per forza vincere.
E in campo la mancanza di tranquillità quasi si respira. Parte più deciso il Torino, ma almeno nel primo tempo è il Cagliari a conquistare campo e pericolosità. A trascinarlo è Nainggolan. Davanti c’è qualche buono spunto ma non c’è una vera e propria parata di Sirigu. Magari è Bremer a immolarsi sui tiri di Joao Pedro e Nandez. E comunque il muro granata regge. Anche se c’è un problema: la squadra di Nicola non riesce inizialmente a ripartire. Simeone e Joao Pedro ci provano ancora nel primo quarto d’ora della ripresa: tiro alto per l’argentino e colpo di testa deviato in angolo per il brasiliano. Il problema del Cagliari è che Nainggolan non ha più la benzina del primo tempo.
E il Torino riesce a uscire dal suo guscio e a farsi anche pericoloso con Zaza. Ed è bravo comunque a tenere la palla dalla sua metà campo. E alla fine è un atteggiamento che viene premiato: angolo di Mandragora e Bremer, bravissimo in difesa, si trasforma in bomber volando più in alto di Godin e infilando di testa all’angolino. Il Cagliari non c’è più e il Torino si permette il lusso di sbagliare due volte il gol del 2 a 0 con Belotti e Rincon fermati tutti e due da Cragno. Per il Cagliari solo l’emozione di un possibile check al Var. Nulla di più.