“Il Centro di Ascolto Uomini Maltrattanti che dal 2014 opera nell’isola con articolazioni nel territorio rischia di chiudere per mancanza di fondi. E’ un dato assurdo e imbarazzante per una regione che voglia vincere una battaglia di civiltà contro la violenza sulle donne”. Lo afferma Maria Grazia Caligaris dell’associazione culturale Socialismo Diritti Riforme, facendo proprio l’accorato appello della petizione online che ha già raccolto oltre 800 firme. “La qualità della vita delle donne – sottolinea – è fortemente condizionata a Cagliari come a Olbia, Sassari, Nuoro e Oristano dalla presenza in famiglia di uomini maltrattanti. Gli ultimi dati (femminicidi familiari in aumento durante i lockdown) confermano che la cultura della violenza viene coltivata e praticata prevalentemente da mariti, fidanzati, compagni e che non c’è una distinzione per quanto riguarda il corso di studi seguito – osserva – Il Centro di Ascolto Uomini Maltrattanti, il primo nato in Sardegna, offre gratuitamente da quasi 7 anni un servizio per il recupero di uomini giovani e adulti che acquistano consapevolezza delle azioni irrispettose della libertà e della dignità della partner, svolgendo una prevenzione fondamentale per contribuire ad arginare un fenomeno che merita un impegno globale delle Istituzioni. Le iniziative hanno interessato nei mesi scorsi anche i detenuti delle carceri di Bancali e Massama, con percorsi personalizzati. Appare quindi paradossale rinunciare alle attività di questo Centro che peraltro avrebbe dovuto disporre di un finanziamento fin dal 2017, con la legge di stabilità, confermato l’anno successivo con lo stesso dispositivo normativo”.
“Risulta invece – sottolinea ancora l’esponente di SDR – che in seguito a una delibera del novembre 2019 (e relative linee guida) quei fondi (50mila euro per 3 anni) sono stati assegnati all’Ufficio interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna (UEPE Cagliari). L’auspicio, con un appello alla Vice Presidente della Giunta Alessandra Zedda, è che questo servizio – conclude Caligaris – possa continuare a operare con competenze, professionalità e impegno”.