Non si placano le polemiche in merito allo spostamento nella parte nuova dei loculi ‘provvisori’ del cimitero di Monserrato.

La storia ha avuto inizio durante l’estate del 2020, quando il Comune di Monserrato decise di trasferire in modo programmato alcuni dei loculi definiti ‘provvisori’ all’interno del cimitero, poiché si trovavano in luoghi non accessibili a tutti. Diverse salme, infatti, furono tumulate in quinta e sesta fila, tanto in alto da dover ricorrere all’uso di scale vecchie e traballanti. Ma nonostante i proclami e le promesse della Giunta, da quel momento nulla è cambiato. Valentina Medda, portavoce della protesta, ha già raccontato alla redazione di Cagliaripad quanto sia difficile per sua madre, non più giovanissima, salutare o semplicemente cambiare i fiori sulla tomba del marito che si trova a circa cinque metri d’altezza. “Ogni volta che vuol stare vicino a lui – ha detto – mia madre è costretta a spostare una scala. Chiunque l’abbia presa almeno una volta sa che manovrarla è molto complesso, a maggior ragione per chi vorrebbe portare fiori e acqua, figuriamoci una persona appunto non più giovane”. Nonostante le richieste dei cittadini, la dipendente comunale dell’ufficio preposto rispose che “che se ne sarebbe parlato nei prossimi mesi”.

Per cercare di risolvere la questione, il 5 gennaio la Giunta comunale ha istituito un bando con il quale permetteva a 26 famiglie di traslare il loculo nella parte nuova del cimitero. Durante l’ultimo Consiglio comunale, Andrea Zucca, consigliere d’opposizione, ha chiesto, con interrogazione urgente, “cosa sia stato deciso dal momento che il bando è stato ormai chiuso da un mese”. “Molti cittadini” ha detto Zucca “hanno chiamato per capire quando finalmente avverranno le traslazioni, se tutte insieme o secondo un calendario”. Maristella Lecca, vice sindaca, ha risposto così: “Il calendario non è stato ancora fatto e purtroppo ci sono più morti rispetto ad altri anni. Dovremo aspettare nuovi loculi e secondo quanto riportato dalla Soprintendenza potremo spostare una salma al mese”.

“Per la vice sindaca Lecca è preferibile tenere i loculi nuovi per i vivi piuttosto che per i deceduti” commenta Valentina Medda. “In altre parole, serviranno due anni prima che 26 famiglie possano andare a trovare un caro defunto in modo sicuro” conclude.

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