“Lavoratori senza diritti, precari a vita, alla giornata a chiamata o interinali, guidati dalle piattaforme digitali o da caporali, finte partite iva che nascondono lavoro dipendente, disoccupati costretti a piegarsi per sopravvivere in un mondo di lavori sempre più poveri, stagionali del mare o della ristorazione, guide turistiche, precari dello spettacolo e dello sport, lavoratrici della cura, badanti e domestiche, tirocinanti o stagisti a vita, tassisti, rider, precari della scuola o della sanità e tanti altri che il sistema trascina in un vortice di assenza di diritti. Apprendiamo che il Consiglio regionale sardo ha votato una legge vergogna: la 107 una legge che elargisce 6 milioni di euro per uno staff di ben 65 ‘esperti’. Alla faccia sella sobrietà in questo momento che tutto il sistema sociale è in ginocchio”, è quanto si legge in una nota dell’Usb (Unione Sindacale di Base) dove annuncia un presidio in via Roma a Cagliari, previsto per le 10:30 di mercoledì 10 febbraio sotto il Consiglio regionale.
“Ci rifiutiamo di essere invisibili ed accettare supini questo scandalo. I 6 milioni di euro si possono e si devono spendere meglio. Il drammatico scenario dell’emergenza Covid-19 ha fatto precipitare il settore ‘precario’ in una profonda crisi, la più drammatica della sua storia. L’emergenza sanitaria, ha congelato da subito molteplici settori ed i loro indotto, che vede impiegati su scala regionale e nazionale milioni di lavoratori. Dal primo lock down, era chiaro sin dall’inizio, che tanti settori non sarebbero ripartiti. Era altrettanto chiaro che le istituzioni ignorassero la nostra situazione e non speriamo che il nuovo governo le prenda in considerazione”, prosegue il sindacato nel comunicato.
“Rivendichiamo un reddito che garantisca a tutte le lavoratrici e lavoratori, sia dipendenti che autonomi, uno standard di vita e di consumo sostenibile sino alla fine reale della crisi pandemica, con supporti economici puntuali e non una tantum. Rivendichiamo un diritto allo studio reale e non fittizio come quello della DAD! Un sistema di trasporti sicuro. Rivendichiamo per tutti la continuazione del blocco dei licenziamenti sino alla fine reale della crisi per tutti i settori e la continuazione degli ammortizzatori sociali. Rivendichiamo il blocco dei mutui e sostegni economici per gli affitti sino alla reale fine della crisi. Per le false Partite Iva rivendichiamo, oltre all’introduzione di un reddito, l’azzeramento delle sanzioni ed interessi moratori sino al termine effettivo della crisi. Per tutti i lavoratori, ma in particolare per gli stagionali, oltre al reddito, è necessario introdurre un salario minimo, la regolarizzazione dei contratti e l’applicazione delle norme di sicurezza nei luoghi di lavoro”, concludono dall’Usb.