Se gran parte delle scuole superiori della Sardegna è potuta ripartire con le lezioni in presenza al 50% il primo febbraio, così come imposto dall’ordinanza del presidente della Regione Christian Solinas, il liceo statale ‘Pitagora’ di Isili rappresenta una vera e propria eccezione.
Proprio pochi giorni prima dell’inizio di febbraio, la scuola ha comunicato che a causa di lavori all’impianto di riscaldamento, il rientro fra i banchi per i 351 studenti che fanno parte dei tre indirizzi del liceo statale sarebbe stato posticipato a lunedì 8 febbraio 2021. Successivamente, però, la Provincia del Sud Sardegna ha avvisato, con un documento, che i lavori pubblici si sarebbero prolungati ulteriormente di 3 giorni. Insomma, il riavvio del riscaldamento avverrà, “a meno di ulteriori criticità che dovessero presentarsi”, giovedì 11 febbraio. A questo punto la scuola, che ha nuovamente avvisato studenti e genitori, ha prolungato la chiusura dei locali fino al 14, per permetterne le pulizie e la sanificazione. In altre parole, il rientro in classe dal 1° febbraio è slittato prima all’otto e poi a lunedì 15. Una situazione intollerabile sia per gli stessi studenti che per i loro genitori. “La Comunità Montana non mostra, almeno ufficialmente, particolare preoccupazione riguardo alla sorte del liceo”, lamenta una portavoce di un gruppo di mamme. “In tanti anni nessun lavoro di ristrutturazione, nonostante alcune parti dell’istituto siano state dichiarate inagibili e nonostante l’impianto di riscaldamento si rompa con cadenza annuale”, denuncia, chiedendosi anche come mai per eseguire i lavori sia stato scelto proprio il mese dell’atteso rientro a scuola.
“Dove sono le Istituzioni? E dove i sindaci e la Comunità montana? Siamo già stati travolti dall’incapacità della Regione che non si è preoccupata di potenziare i trasporti pubblici all’inizio dell’anno scolastico, con conseguenti scioperi da parte degli studenti” concludono i genitori.