“Mancano i medici di base: la Regione intervenga per scongiurare il rischio che numerose comunità della Sardegna restino senza assistenza medica”. L’appello è stato lanciato con un’interrogazione in Consiglio regionale dai consiglieri di LeU Sardigna, a prima firma di Eugenio Lai. La richiesta fa riferimento alla vicenda, ironica quanto seria, dell’ordinanza emanata dalla sindaca di Oniferi, Stefania Piras. La prima cittadina del paese del Nuorese, dopo aver appreso che l’ennesimo bando alla ricerca di un professionista non ha dato esito positivo, ha firmato un’ordinanza provocatoria in cui ha vietato ai cittadini di ammalarsi. Così gli esponenti di LeU oggi mettono in luce i problemi relativi alla carenza di professionisti in molte realtà isolane, evidenziando che “i parametri in queste zone così disagiate non possono essere solo il numero dei pazienti ma anche e soprattutto l’interesse generale di tenere vive le comunità delle zone interne”.
“In Sardegna i medici di famiglia dovrebbero essere 1.200, ma ci sono centinaia di posti vacanti non assegnati – dice Lai – e come se non bastasse entro due anni oltre 300 medici andranno in pensione, rischiando di lasciare intere comunità della Sardegna senza assistenza medica, sino a diventare una delle cause dello spopolamento delle zone interne”. “Invitiamo il presidente della Regione e l’assessore regionale alla sanità a sollecitare ATS per accelerare le procedure per le pubblicazioni delle sedi vacanti dal 2015 fino a oggi e riconoscere, ove ricorrano le prerogative, le zone disagiate o disagiatissime, come previsto dall’Accordo Regionale per la Medicina Generale – conclude Lai – in modo da promuovere e incentivare economicamente l’arrivo dei medici di base”.