Frode fiscale e indebite compensazioni di crediti tributari per oltre 16 milioni di euro, 300 responsabili individuati, sparsi per l’Italia, di cui 59 denunciati all’autorità giudiziaria, un sequestro preventivo per 19 milioni di euro equivalente a imposte non versate. E’ il risultato di un’operazione del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Macerata.
Le indagini, avviate da tempo e coordinate dal procuratore della Repubblica, Giovanni Giorgio e dal pm Margherita Brunelli, hanno permesso di individuare una serie di società, in stato di dissesto (formalmente amministrate, per lo più, da prestanome nullatenenti), che, mediante artifizi contabili, si precostituivano ingenti crediti d’imposta inesistenti. I crediti venivano ceduti a terzi, con accollo del debito tributario o cessione del credito, per compensare reali debiti verso l’Erario e beneficiare di un indebito risparmio d’imposta con i crediti ‘fantasma’ comprati a prezzi ridotti.
L’accusa ritiene che per 56 dei denunciati, i quali avrebbero utilizzato 14 milioni di euro di crediti ‘fantasma’, oltre all’aspetto amministrativo, si sia configurato il reato tributario di “indebita compensazione”; altri tre soggetti sono stati denunciati per “dichiarazione fraudolenta mediante altri artifizi”, per essersi precostituiti crediti inesistenti per oltre 5 milioni di euro.