Cambiano ancora gli equilibri nell’Assemblea sarda. Complice anche la situazione politica nazionale, il consigliere regionale di Italia Viva Franco Stara ha scelto di aderire al gruppo Udc-Cambiamo!. Da oggi, dunque, l’opposizione ha un membro in meno. Perché con i centristi? “Si tratta di un gruppo che ha un progetto politico, quello di creare una casa di centro per i moderati, e che possa raccogliere tutti gli elettori scontenti di destra e sinistra”, ha spiegato Stara, che resta comunque esponente del partito di Matteo Renzi. Ovviamente, “le vicende a livello nazionale hanno accelerato questa mia decisione”.
E’ solo l’ultimo degli spostamenti registrati negli ultimi giorni nel Palazzo di via Roma. Sia il vicepresidente del Consiglio regionale Giovanni Antonio Satta, che il presidente della commissione Cultura Alfonso Marras hanno lasciato i Riformatori per il gruppo Misto. E a breve costituiranno una nuova formazione, Forza Sardegna, alla quale dovrebbe aderire tecnicamente anche almeno un consigliere di Forza Italia, forse Giuseppe Talanas. Ad ogni modo, le nuove formazioni sortiranno effetti sul rimpasto in Giunta che il presidente Solinas potrebbe attuare a breve. Di certo, salgono le quotazioni dell’Udc che potrebbe chiedere la guida di un nuovo assessorato (forse l’Agricoltura con Pietro Moro) in aggiunta all’Istruzione guidata da Andrea Biancareddu.
C’è attesa, poi, per la nomina del successore di Roberto Frongia ai Lavori pubblici. I Riformatori dovrebbero indicare l’attuale direttore generale del Mater Olbia Franco Meloni. Sempre all’interno della maggioranza, si discute sui prossimi progetti di legge da far approdare in Aula. Ieri sera, durante una capigruppo piuttosto animata, i partecipanti non sono arrivati a un accordo sulle priorità: i sardisti premono perché il Consiglio discuta subito il ddl sulla riorganizzazione della Presidenza della Regione; Udc e Forza Italia ritengono che prima dovrebbe essere approvato il testo che porta a sei le Province e a due le Città metropolitane.