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Continuava a gravitare nei pressi di piazza del Carmine, nonostante fosse destinatario del divieto di dimora nel territorio della Città Metropolitana di Cagliari, emesso nell’ambito dell’operazione della Polizia di Stato di Cagliari “Pusher 2”. Un 24enne, cittadino della Nuova Guinea, era coinvolto nell’indagine sullo spaccio di droga proprio in quella zona, con il ruolo di “pusher”.

Erano state 11 le misure cautelari del divieto di dimora che la Polizia di Stato di Cagliari aveva notificato lo scorso 10 dicembre ad altrettanti stranieri, domiciliati nello stabile occupato abusivamente in via Riva di Ponente e circa 50 i cittadini extracomunitari identificati.

I provvedimenti erano stati emessi dal Gip del Tribunale di Cagliari, nell’ambito di un articolato procedimento penale coordinato dalla Procura della Repubblica di Cagliari e mirato a disarticolare la piazza di spaccio cittadina, insistente tra Piazza del Carmine e via Roma.

L’attività compiuta dagli investigatori della Sezione Criminalità Diffusa della Squadra Mobile era iniziata da diversi mesi, con servizi di osservazione e pedinamento dei soggetti che frequentavano la zona inetressata, in cui sono state documentate numerosissime cessioni di droga, tra cui cocaina, hashish e marijuana, nei confronti soprattutto di giovani, anche minorenni.

Successivamente, gli stessi investigatori della Squadra Mobile hanno riscontrato le ripetute violazioni del divieto di dimora da parte del giovane, per questo motivo lo stesso Gip ha disposto l’aggravio della misura emettendo per lui il provvedimento dell’ordine di custodia cautelare in carcere.

Nella mattinata di martedì 19 gennaio, al termine di uno specifico servizio di osservazione, i poliziotti hanno individuato e bloccato il 24enne proprio nei pressi di piazza del Carmine, conducendolo successivamente presso la Casa Circondariale di Uta a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.