I vaccini della Pfizer arrivati oggi in Sardegna sono 7020, circa la metà della quantità attesa prima dei tagli annunciati. Le dosi serviranno per i richiami di 24mila tra operatori socio sanitari, dipendenti e pazienti di Rsa, volontari, a cui è stata già somministrata la prima dose.
In questo modo, però, si allungano i tempi della vaccinazione per gli ultraottantenni e per le altre categorie “fragili”. Lo hanno spiegato l’assessore della Sanità Mario Nieddu e il commissario straordinario di Ats Massimo Temussi prima di entrare in commissione Sanità del Consiglio regionale. La campagna, secondo l’ultimo report del Governo, ha raggiunto il 73,1% (24.362 inoculazioni su 33.330dosi consegnate).
“Una campagna – ha detto Nieddu – condizionata dal fatto che la Pfizer non rispetta gli accordi, ieri notte sono arrivate le ultime dosi che stamattina sono state consegnate alla farmacia del Binaghi. Non avendo la possibilità di rispettare la programmazione fatta, il nostro impegno a vaccinare ha subito un rallentamento notevole”.
Anche per il commissario di Ats Temussi “la campagna praticamente si ferma perché i settemila saranno utilizzati per far crescere la scorta fino al 50% e saranno utilizzati solo per il richiamo a chi l’ha fatto negli altri venti giorni”. E anche le 13mila dosi date in arrivo per il 25 gennaio serviranno a portare a compimento l’immunizzazione degli operatori sanitari, sempre conservando una quota del 50% per i richiami. E la vaccinazione degli ultraottantenni? Slitta. “Dobbiamo ancora pensare a tutte le cooperative del 118, gli autisti”, ha puntualizzato Temussi. Marzo doveva essere il mese degli anziani, ma se ne riparlerà almeno un mese dopo.