Il Comune di Sorso formalizza il suo ‘no’ allo stoccaggi di scorie nucleari in Sardegna. Il consiglio comunale all’unanimità ha approvato una mozione contro l’ipotesi di un sito nazionale in una delle 14 aree del territorio isolano elencate di recente.
Pur comprendendo le esigenze del Paese, il sindaco Fabrizio Demelas è perentorio. “Lo Stato investa 2miliardi e mezzo di euro per il deposito di scorie radioattive in un territorio che rispetto ad altre prospettive ha possibilità residuali – dichiara – non la Sardegna, il cui maggiore potenziale di sviluppo sta nella valorizzazione dell’ambiente, del patrimonio naturale e culturale, nel turismo”.
Ricordando il referendum popolare del 2011, il presidente del consiglio Andrea Mangatia sottolinea che “il 97% dei sardi si è dichiarato contrario” e che “nel gennaio del 2015 l’assemblea dei sindaci ha respinto ogni possibilità di stoccaggio di scorie radioattive in Sardegna”. L’isola ha già dato, ritiene. “Il nostro territorio è già vessato da diversi tipi di servitù statale – afferma – in Sardegna c’è il 65% delle servitù militari italiane, pari a 35mila ettari di territorio occupati”. Antonello Peru, consigliere regionale e comunale, anima ispiratrice dell’attuale amministrazione, plaude “all’unità di ragionamento e di intenti dell’intera assemblea civica, che si è mostrata compatta su un tema cruciale per il futuro dell’isola”.