La quantità di dosi di vaccino Moderna destinata alla Sardegna è minima. Lo riferisce l’assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu, riferendosi alle dosi del nuovo vaccino in procinto di arrivare in Italia. Alla Sardegna, sottolinea, “ne toccheranno un migliaio al massimo, forse anche meno”. D’altra parte, “la quota complessiva per l’Italia è di appena 1,3 milioni di dosi”.
Il carico delle dosi del Vaccino di Moderna dovrebbe arrivare anche in Sardegna con i furgoni di Poste italiane, ma ancora non si sa esattamente quando. Se venisse confermato il criterio di somministrazione in base alla percentuale di ultra ottantenni, l’Isola potrebbe riceverli a breve.
Intanto è iniziata la somministrazione degli ultimi 16.300 vaccini Pfizer per immunizzare gli operatori socio-sanitari, personale e dipendenti di Rsa, volontari. Arrivate queste ultime dosi, è ricominciato da zero il conteggio delle somministrazioni. Secondo l’ultimo rapporto del Governo, su 33.330 fiale consegnate all’Isola sono stati inoculati 18.325 vaccini pari al 55% del totale. Questo dato mette la Sardegna all’11/o posto in Italia nel rapporto tra dosi consegnate e somministrazioni, ma già oggi è prevista un’accelerazione con il via alla seconda fase di vaccinazioni nei diversi hub aperti. La Regione conta di chiudere questa partita entro fine mese.
In ogni caso, ha precisato Nieddu mantenedo il punto rispetto al dibattito sulla opportunità di trattenere una quota di vaccini, “il 30% va sempre e comunque conservato: dobbiamo avere una riserva perché – ribadisce – in caso di disguidi c’è il rischio di vanificare la campagna. E’ vero che il range è da 21 a 42 giorni ma – spiega – la certezza dell’azione la si ha somministrando la seconda dose tra il 21/o e il 24/o giorno dalla prima inoculazione”.