All’ospedale San Martino di Oristano sono iniziati martedì 5 gennaio i vaccini anti-Covid e nella provincia, in 6 giorni, sono stati eseguiti tutti i 726 vaccini ricevuti, con la copertura dei reparti e servizi a maggiore rischio, a partire da Pronto Soccorso, Medicina, Radiologia, Anestesia e Rianimazione. Si è poi proseguito con il personale del 118, Servizio di Dialisi, Oncologia e, via via, degli altri reparti ospedalieri.
Al Delogu di Ghilarza – che ha avuto la priorità in quanto ospita il reparto Covid – nella giornata di sabato 9 sono stati vaccinati 48 operatori (utilizzando, anche in questo caso, il 100% delle dosi consegnate). Coinvolti in questa prima fase gli operatori di reparto Covid, Radiologia, Centro Prelievi, Centro Dialisi (quest’ultimo, servizio di riferimento del centro Sardegna per i pazienti dializzati positivi al Covid).
In parallelo, sempre sabato 9, è stata avviata a livello territoriale la vaccinazione dei medici di Medicina generale e pediatri di libera scelta, medici di guardia medica, personale del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica e operatori addetti all’esecuzione dei tamponi molecolari: tra sabato e domenica sono stati somministrati 162 vaccini sui 198 a disposizione (i restanti 36 saranno inoculati in questi giorni), con una copertura quasi totale dei medici di famiglia, che hanno risposto con entusiasmo all’invito della Assl oristanese.
“Siamo soddisfatti dell’andamento che la campagna vaccinale ha avuto ad oggi – commenta la dottoressa Marras, responsabile del Piano di vaccinazione anti-Covid – perché c’è una ottima adesione da parte degli operatori sanitari e una ampia collaborazione di tutte le squadre di vaccinatori e delle persone coinvolte nella complessa macchina organizzativa, sia ospedaliere che sul territorio. Abbiamo già ordinato nuovi quantitativi di vaccino: non appena arriveranno, potremo completare rapidamente i reparti ospedalieri di Oristano, Ghilarza e Bosa e quindi avanzare anche sul territorio e nelle Rsa, secondo le priorità indicate dalla programmazione nazionale e regionale”.
Ats Sardegna: “Screening e vaccini per fermare pandemia”
“La popolazione sta rispondendo in maniera straordinaria anche oggi così come l’organizzazione messa su dai sindaci dell’Ogliastra. Questa è una fase molto importante perché, unitamente all’inizio del processo di vaccinazioni avviato in Sardegna, che in questo momento ci vede al quinto posto tra le regioni italiane per numero di vaccinati, cerca di raggiungere in maniera sinergica gli obiettivi di contrasto alla diffusione della pandemia”. Lo ha detto il commissario Ats-Ares Sardegna Massimo Temussi, coordinatore della task force dello screening di massa in Sardegna, giunto alla seconda fase, in collaborazione con Andrea Crisanti, microbiologo e ordinario dell’Università degli Studi di Padova.
“L’obiettivo dello screening di massa, che risponde agli intenti del presidente Solinas – prosegue Temussi – è quello di abbattere l’indice di contagio e bloccare le catene di trasmissione. Non dobbiamo abbassare la guardia, ma è fondamentale spostare il monitoraggio sui territori, evitando così che i cittadini positivi arrivino in ospedale quando ormai è troppo tardi”.