Nonostante tutte le circolari sul Covid e la pandemia, nel reparto di Psichiatria del Santissima Trinità, ci sono 13 ricoverati su 12 posti letto. Di questi tredici uno è ricoverato dal 27 Agosto”. È la denuncia di Sergio Milia, dirigente e rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Fials.
“Dato che è fatto divieto ai familiari – si legge in un comunicato – di poter fare visita ai propri congiunti, non si capisce il perché le attività di Intramoenia invece, continuano, generando un andirivieni all’interno del reparto, ponendo quindi a rischio contagio elevato gli operatori. Avere tanti degenti in struttura, generando un probabile rischio contagio, qualora venisse riscontrata la positività di un operatore o un degente”.
“Il dipartimento di Salute Mentale – continua Milia – anziché farsi carico dei pazienti meno gravi, così come raccomando dallo stesso Direttore con una circolare di marzo, continua a inviare tutti indistintamente. Spesso i pazienti si presentano con un foglio rilasciato dal medico curante, senza però essere accompagnato in struttura. I protocolli di gestione tamponi cambiano quasi periodicamente, creando confusione e panico negli operatori che devono attuarli. Gli operatori dei Servizi psichiatrici sono invece sempre lasciati soli, come quando vi è stata l’assenza massiva di 6 operatori a causa della loro positività, mai rimpiazzati e per giunta nelle delibere regionali relativamente ai premi Covid, non vengono menzionati”.