È in dirittura d’arrivo il nuovo provvedimento di quest’anno composto da nuove limitazioni, in particolare sulla movida, che vieterebbe l’asporto dai bar a partire dalle 18 e il divieto di spostamento tra regioni anche nelle zone gialle. C’è però una novità: sul tavolo è apparsa la possibilità di istituire una zona bianca, raggiungibile tramite un Rt sotto 0.5, in cui poter riaprire tutto senza limitazioni.
Per il momento sono tutte ipotesi trapelate al termine della riunione tra il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e i capi delegazione e che saranno presentate oggi alle Regioni nel vertice con il ministro Francesco Boccia. I Governatori, nel frattempo, hanno già fatto sapere che si opporranno a quell’ipotesi, molto probabile, di far scattare automaticamente la zona rossa nel caso si superasse il limite dei 250 contagiati per 100 mila abitanti. Voluta fortemente dagli scienziati, questa raccomandazione potrà vedere la luce solo dopo il confronto di oggi e solo dopo il passaggio in parlamento del ministro della Salute, Roberto Speranza, in programma il 13 gennaio. “Quel limite non l’ha chiesto nessuna regione – tuona il presidente dei governatori, Stefano Bonaccini – e, se volete la mia impressione, non entrerà fra quelli utilizzati per decidere la colorazione o lo spostamento delle Regioni”.
L’intenzione di Palazzo Chigi sarebbe quella di seguire le raccomandazioni di Istituto Superiore di Sanità e Comitato Tecnico Scientifico per varare il nuovo provvedimento che entrerà in vigore il 16 gennaio: se l’incidenza settimanale dei casi supera i 250 casi ogni centomila abitanti, la Regione è automaticamente in zona rossa. Un’ipotesi che, con i dati attuali, metterebbe il Veneto in zona rossa (con i suoi 453,31 casi) e l’Emilia-Romagna di poco fuori (242,44 casi). Dati comunque suscettibili ad altri cambiamenti nel corso dei giorni. Per questo nel nuovo Dpcm non dovrebbe cambiare la norma che prevede la possibilità una sola volta al giorno e per un massimo di due persone (oltre ai minori di 14 anni) di andare a trovare amici o parenti. Nel provvedimento, oltre alla scuola, entrerà molto probabilmente anche la proroga della chiusura degli impianti da sci, che al momento dovrebbero riaprire il 18 gennaio. L’unica cosa certa al momento è che il nuovo provvedimento – al quale sarà affiancato un Dl per estendere il divieto di spostamento tra le regioni – continuerà a prevedere le zone colorate e il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino. Smentita invece la possibilità di istituire i weekend arancioni: le giornate di sabato e domenica, dunque, avranno le stesse limitazioni delle zone di appartenenza. Ancora chiuse palestre e piscine