Risolvere la vertenza dei 500 lavoratori Air Italy in cassa integrazione, dare certezze sulla continuità territoriale e sulla riforma del sistema di trasporti regionale. È la richiesta che la UilTrasporti centro nord Sardegna rivolge alla Regione in una fase in cui la pandemia e le limitazioni degli spostamenti sembrano aver anestetizzato le difficoltà di movimento dei sardi.

“Dopo un 2020 nefasto l’arrivo del 2021 non cancella i problemi del sistema dei trasporti della Sardegna, anzi li amplifica – sostiene il segretario territoriale Antonio Sias – AirItaly è una vertenza ormai dimenticata dalle nostre Istituzioni, oltre 500 lavoratori sardi coinvolti, un marchio e un bagaglio di professionalità pluridecennale dilapidati senza batter ciglio. Il confronto con le associazioni di categoria, ma ancor più tra rappresentanze sociali e amministrazione regionale, non è mai decollato. La Regione non accetta passaggi che comportino stadi intermedi e nelle sue azioni c’è poco di concreto”, continua Sias, per poi spostare l’analisi sull’intero sistema di trasporti.

“Nonostante i proclami della Regione, nella migliore delle ipotesi si riesce a portare a casa l’ennesima proroga della continuità territoriale, come nel caso delle attività marittime e dei voli. Il sindacato si limita a chiedere che vengano spesi i soldi stanziati come da programma sul sistema trasporti, che si metta mano una volta per tutte alle partite legate alla continuità e che si affronti e risolva definitivamente il tema della riforma regionale del Tpl”.