“È passato quasi un anno e la scuola italiana è ancora al palo. Il Governo tentenna e non è ancora in grado di garantire la riapertura delle scuole superiori sul territorio nazionale perché purtroppo preferisce dare la priorità ad altre attività (commerciali, sportive e ludiche).
Da quasi un anno gli istituti scolastici superiori sono chiusi perché il benessere dei ragazzi non è considerato una priorità per il Governo, nemmeno per quello che riguarda il diritto all’istruzione, come previsto dalla Costituzione”. Per questo motivo il movimento Priorità alla scuola costituito da insegnanti, studenti, genitori e personale scolastico, che in questi mesi si è sempre più esteso per chiedere l’apertura delle scuole e la sospensione della didattica a distanza, annuncia che tornerà a protestare davanti alle scuole superiori giovedì 7 gennaio nelle città italiane.
“A fronte dell’ennesima sottovalutazione dell’impatto psicofisico che la chiusura delle scuole produce su bambini e ragazzi e della protervia con cui di nuovo si ricorre alla più facile delle soluzioni, ossia la chiusura degli istituti scolastici”, il comitato Priorità alla scuola chiede che sia garantito, a partire dal 7 gennaio, in tutte le Regioni, uno screening completo della comunità scolastica (docenti, ATA, studenti) affinché la scuola possa riaprire in sicurezza. Inoltre, si chiede che il personale scolastico ad alto rischio sia considerato prioritario nella fase 1 dell’agenda vaccinale.