L’Anbi Sardegna, l’associazione che tutela e rappresenta i Consorzi di bonifica, lancia un appello alla Regione per evitare lo sversamento a mare delle riserve d’acqua accumulate nel lago del Cuga. Le abbondanti piogge di queste ultime settimane hanno portato al massimo della capienza molti dei bacini artificiali che approvvigionano i centri e le campagne del nord ovest Sardegna, costringendo gli enti gestori a sollevare le paratie per scaricare l’acqua a mare.

Fra questi bacini ci sono il Bidighinzu e il Cuga. Per quest’ultimo sono possibili opere di adeguamento e miglioramento che consentirebbero un aumento di capienza dagli attuali 21 milioni di metri cubi a 30 milioni. “Abbiamo chiesto ripetutamente alla Regione di eseguire gli interventi strutturali che consentano al bacino del Cuga di sfruttare la maggiore capienza possibile. Dispiace vedere l’acqua che in questi giorni entra copiosamente nell’invaso e subito viene scaricata verso il mare perché non c’è modo di trattenerla”, spiega il presidente di Consorzio di bonifica della Nurra Pietro Zirattu, che guida anche l’Anbi.

Il Cuga, invaso che si trova tra Uri e Putifigari ed è gestito da Enas, potrebbe aumentare la propria capienza con interventi minimi. “Ripristinando il sistema della paratoie, si sarebbe potuta raggiungere la capacità del passato di 29-30 milioni di metri cubi – sottoliena Zirattu – una differenza che diventa preziosa nei periodi di siccità che colpiscono sempre più duramente la nostra isola. Nel 2017 – ricorda il presidente del Consorzio – il Cuga era quasi completamente prosciugato, con conseguenze drammatiche per le campagne della Nurra”.