Tra le nomine fatte nei giorni scorsi nella sanità sarda, spicca anche quella della nomina all’l’Areus (emergenza-urgenza) del Brotzu, dove arriva, in quota Lega, la veneta Simonetta Cinzia Bettelini, già commissaria dell’Azienda di Cosenza in Calabria
Bettelini, 58 anni di Verona, era da giugno direttore sanitario dell’Asp. In passato ha ricoperto tra l’altro, l’incarico di dirigente medico dell’Azienda socio sanitaria territoriale di Mantova, direttore generale e direttore sanitario all’Ospedale di Suzzara, all’Azienda Ospedaliera di Gallarate, all’Azienda sanitaria della provincia brianzola di Monza, all’Azienda Ospedaliera San Gerardo dei Tintori di Monza, all’Agenzia di Tutela della salute della Val Padana.
La sua avventura amministrativa a Cosenza è durata solamente sei mesi non riuscendo neanche ad approvare il bilancio 2018 dell’azienda ospedaliera calabrese che da fonti ufficiali ha una massa debitoria che supera i 547 milioni di euro e di 102 milioni di pignoramenti, come riporta il quotidiano “Corriere della Calabria”.
Una nomina quella in Calabria duramente contestata al punto che i dirigenti nazionali calabresi del Pd si chiedevano se Bettelini avesse i requisiti per quell’incarico, infatti Giuseppe Mazzuca (Pd) si chiedeva: “Ha davvero i requisiti per ricoprire il ruolo di commissario dell’Asp di Cosenza? Ai fini della valutazione dell’esperienza dirigenziale maturata nel settore sanitario (regolata dall’articolo 4 – Gazzetta ufficiale del 26 novembre 2019) la commissione valuta le esperienze dirigenziali maturate dal candidato negli ultimi sette anni. Simonetta Cinzia Bettelini ha tutti i requisiti in regola per poter essere nominata commissario dell’Asp di Cosenza? Il generale Cotticelli e il sub commissario Crocco hanno davvero valutato l’esperienza dirigenziale e il curriculum vitae della dottoressa Bettelini?”.
Simonetta Cinzia Bettelini era stata nominata a Cosenza, dall’allora commissario Saverio Cotticelli, il generale dei Carabinieri che si “dimenticò” di fare il Piano Covid per la Regione Calabria e che dopo quella polemica giornalistica si dimise immediatamente.