«Sul futuro del Binaghi serve chiarezza. È importante iniziare a pensarci ora, visto che nella struttura oggi Covid hospital erano attivi sino a poche settimane fa due centri di eccellenza per tutto il territorio regionale», sottolinea Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti in Consiglio regionale: «Vogliamo sapere cosa succederà del Centro Donne e del Centro Regionale Sclerosi Multipla che per anni hanno garantito elevata assistenza in quei locali a migliaia di pazienti. È chiaro come l’emergenza Covid abbia stravolto la sanità in Sardegna, ma è importante pensare contemporaneamente a garantire continuità alla cura dei pazienti e al futuro dei servizi a loro disposizione».

I Progressisti lo chiedono in una interrogazione all’assessore alla Sanità: «Ricordiamo a tutti che il Centro Regionale Sclerosi Multipla è il punto di riferimento per l’assistenza di oltre cinquemila pazienti», dice Agus, «e che al Binaghi sono effettuate oltre 6000 prestazioni all’anno, assicurando anche la continuità assistenziale e terapeutica. Il Centro Donne è punto di riferimento nel campo della prevenzione e della diagnosi precoce dei tumori femminili: la struttura, con dieci ambulatori, ha consentito di visitare ogni giorno 250 donne con esami ginecologici, ecografici, citodiagnostici, mammografici Due centri di eccellenza, oggi trasferiti verso altri ospedali, del cui futuro non si sa nulla».

Invece, continuano i Progressisti, è importante sapere già ora «se il trasferimento dei servizi sanitari erogati dall’ospedale Binaghi vorrà essere confermato anche dopo la conclusione della crisi pandemica o se si stia già lavorando per disporre il ritorno dei due centri nella struttura in cui hanno lavorato per anni».

In sostanza è importante capire «quali siano i propositi della Giunta regionale sul ruolo e le funzioni che dovrà esercitare in futuro il Binaghi nel sistema sanitario regionale». Con un avvertimento: «Nella ridefinizione della Rete ospedaliera regionale approvata dal Consiglio regionale il 25 ottobre 2017», ricorda ancora Agus, «era stata confermata e garantita la continuità dei servizi erogati dal Centro regionale sclerosi multipla e dal Centro Donne al Binaghi. Ogni decisione sul futuro della struttura dovrà essere discussa in Consiglio regionale».

L’interrogazione sull’ospedale Binaghi, poi sottoscritta anche da PD e LEU

«Sul futuro del Binaghi serve chiarezza. È importante iniziare a pensarci ora, visto che nella struttura oggi Covid hospital erano attivi sino a poche settimane fa due centri di eccellenza per tutto il territorio regionale», sottolinea Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti in Consiglio regionale: «Vogliamo sapere cosa succederà del Centro Donne e del Centro Regionale Sclerosi Multipla che per anni hanno garantito elevata assistenza in quei locali a migliaia di pazienti. È chiaro come l’emergenza Covid abbia stravolto la sanità in Sardegna, ma è importante pensare contemporaneamente a garantire continuità alla cura dei pazienti e al futuro dei servizi a loro disposizione».

I Progressisti lo chiedono in una interrogazione, sottoscritta anche dai gruppi del Pd e di Leu, all’assessore alla Sanità: «Ricordiamo a tutti che il Centro Regionale Sclerosi Multipla è il punto di riferimento per l’assistenza di oltre cinquemila pazienti», ricorda Agus, «e che al Binaghi sono effettuate oltre 6000 prestazioni all’anno, assicurando anche la continuità assistenziale e terapeutica. Il Centro Donne è punto di riferimento nel campo della prevenzione e della diagnosi precoce dei tumori femminili: la struttura, con dieci ambulatori, ha consentito di visitare ogni giorno 250 donne con esami ginecologici, ecografici, citodiagnostici, mammografici Due centri di eccellenza, oggi trasferiti verso altri ospedali, del cui futuro non si sa nulla».

Invece, continuano Progressisti, Pd e Leu, è importante sapere già ora «se il trasferimento dei servizi sanitari erogati dall’ospedale Binaghi vorrà essere confermato anche dopo la conclusione della crisi pandemica o se si stia già lavorando per disporre il ritorno dei due centri nella struttura in cui hanno lavorato per anni».

In sostanza «quali siano i propositi della Giunta regionale sul ruolo e le funzioni che dovrà esercitare in futuro il Binaghi nel sistema sanitario regionale». Con un avvertimento: «Nella ridefinizione della Rete ospedaliera regionale approvata dal Consiglio regionale il 25 ottobre 2017», ricorda ancora Agus, «era stata confermata e garantita la continuità dei servizi erogati dal Centro regionale sclerosi multipla e dal Centro Donne al Binaghi. Ogni decisione sul futuro della struttura dovrà essere discussa in Consiglio regionale».