E’ ufficiale: l’accordo sulla Brexit fra Ue e Regno Unito, dopo mesi di estenuanti negoziati, c’è. La notizia è stata comunicata da fonti di Londra, in contemporanea con Bruxelles, formalizzando il via libera al compromesso finale su un accordo di libero scambio – un testo di 2000 pagine circa – che allontana l’incubo di un traumatico ‘no deal’ commerciale. L’intesa, raggiunta in extremis, entrerà in vigore dal primo gennaio 2021, scadenza della fase di transizione post divorzio, seppure soggetta alle ratifiche parlamentari. L’accordo di libero scambio definito oggi con l’Ue sul dopo Brexit rispetta “tutte le promesse fatte al popolo britannico” dal governo di Boris Johnson sul recupero della sovranità da parte del Regno Unito. Lo sottolinea in una dichiarazione Downing Street, assicurando che il testo rispecchia la volontà popolare “espressa nel referendum” del 2016.
Fonti europee e britanniche dicono che ci sono ancora “diverse ore” di negoziato prima di poter annunciare un accordo sul dopo Brexit. Lo affermano fonti europee citate dal corrispondente della Bbc da Bruxelles Gavin Lee e fonti britanniche riportate da Sky News.
“I dettagli sono spesso molto importanti. E stiamo ancora negoziando questi dettagli”. Lo riferiscono fonti Ue vicine al dossier dei negoziati post-Brexit di libero scambio fra l’Ue ed il Regno Unito, in corso in queste ore a Bruxelles.
Mentre il portavoce della presidenza tedesca Sebastian Fischer scrive su Twitter: “abbiamo appena informato i colleghi dell’Ue che visto che il negoziato è ancora in corso la Presidenza non convocherà un incontro Coreper oggi. Allo stesso tempo abbiamo chiesto agli ambasciatori dell’Ue di essere disponibili durante il periodo natalizio”.
Intanto il podio di fronte a Downing Street è pronto per l’annuncio del premier britannico Boris Johnson sull’accordo di libero scambio post Brexit con l’Ue.
L’intesa, su un testo di 2000 pagine, pare ormai cosa fatta. Secondo fonti di Londra e Bruxelles citate dai media del Regno, gli ultimi “mercanteggiamenti” riguardano i dettagli sulla pesca.
In base alle anticipazioni si va verso un compromesso reciproco che attribuirà ai Paesi Ue quote di pesca nelle acque britanniche non superiori al 25%, ma per un periodo di 5 anni e mezzo garantito; contro il 35% (ma per soli 3 anni garantiti) evocato finora da Londra.
In mattinata la presidente della Commissione Ue, Ursula von del Leyen, ha avuto una conversazione telefonica con il premier Boris Johnson per fare il punto sui progressi raggiunti nella notte.