La corte d’appello di Torino ha confermato l’applicazione della sorveglianza speciale per Edgarda ‘Eddi’ Marcucci, la 28enne militante del centro sociale Askatasuna e del Movimento No Tav che aveva combattuto nelle file dell’esercito curdo, le Ypj, contro l’Isis. Sono state accolte le richieste del sostituto procuratore generale Giancarlo Avenati Bassi che aveva chiesto le conferme delle richieste fatte in primo grado dal pm Manuela Predotto.
Secondo la procura ‘Eddi’, difesa dall’avvocato Claudio Novaro, “avrebbe una spiccata inclinazione alla violenza e all’uso delle armi”, visto che ha combattuto in Siria nel 2017 per nove mesi. “Il tribunale non ha rispetto per le cadute e i caduti nei cinque anni di guerra contro lo stato islamico in Siria e per l’esercito dell’unità di protezione delle donne curde di cui ‘Eddi’ ha fatto parte e a cui la Città di Torino ha pochi giorni fa dedicato un giardino di fronte al cimitero Monumentale” commentano in una nota i Comitati torinesi in sostegno dell’Amministrazione autonoma della Siria del Nord Est.