“È stato un anno difficilissimo ma abbiamo portato avanti i nostri progetti e abbiamo stimolato il sistema sanitario, collaborando e facendo quanto nelle nostre possibilità per tutelare la comunità”. Il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, traccia un bilancio sul suo mandato, alla cui conclusione mancano pochi mesi, e formalizza la propria ricandidatura alla guida della città in vista delle elezioni della prossima primavera. In attesa di completare il lavoro, il sindaco si dà un voto alto.
“Abbiamo fatto un lavoro eccellente, mi dò 10 in pagella”, dice prima di annunciare che “questa sarà la mia ultima candidatura, poi opererò da libero cittadino per individuare donne e uomini formati, in grado di portare avanti il lavoro che stiamo facendo”. Prima di snocciolare i risultati del suo mandato, Nizzi fa una premessa. “Confidiamo molto nella campagna di vaccinazione, è la sola via d’uscita per la ripartenza, anche a Olbia”, afferma. Poi parla di opere infrastrutturali, di scuole, dell’impulso dato al percorso per realizzare le opere contro il rischio idrogeologico e di emergenza occupazionale, a iniziare dalla crisi di Air Italy. Elogia i passi fatti in tema di infrastrutturazione tecnologica per consentire alla pubblica amministrazione e alla scuola di operare a distanza.
Rivendica il ruolo giocato di fronte alla crisi pandemica, ribadisce la propria posizione rispetto alla vertenza sulle concessioni balneari, confermando di non “voler fare nulla che contrasti con la normativa europea”. Per essere riconfermato nel ruolo, Settimo Nizzi lavora su due fronti: quello politico e quello amministrativo. “Il tavolo del centrodestra è un tavolo solido, il rapporto tra i partiti è serio – assicura – tutti gli attori hanno potere decisionale, continuiamo a dialogare e a trovare accordi, come sempre”. Il sindaco intende così sgombrare il campo da alcuni malumori che filtrano in casa Psd’Az, concentrandosi invece sulle cose da fare nei prossimi mesi: dall’ultimazione del waterfront e dall’avvio dei cantieri per le piste ciclabili all’utilizzo dei fondi sull’occupabilità dei giovani all’intervento sul teatro Michelucci sino alla realizzazione dei ponti e degli attraversamenti stradali.