Anche i quattromila lavoratori della vigilanza privata e servizi fiduciari della Sardegna aderiscono alla giornata di sciopero nazionale proclamata il 24 dicembre da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs per protestare contro il mancato rinnovo del contratto con Assiv Confindustria, Legacoop Servizi, Agci servizi, Federlavoro – Confcooperative, scaduto da cinque anni.
Lo sciopero è previsto per tutti i turni dell’intera giornata ma non sarà possibile organizzare alcun presidio per le restrizioni anti Covid previste dal Governo “Una situazione non più tollerabile visto anche l’incremento del carico di lavoro e di stress a cui sono sottoposti in questa fase di emergenza sanitaria: si occupano infatti di garantire la sicurezza, negli ospedali, guardie mediche, banche, università, amministrazioni, attività commerciali – spiegano i sindacati – ma svolgono anche un’importante ruolo nel far rispettare le norme anti Covid ai cittadini che frequentano uffici e negozi”.
“I lavoratori vedono sempre più mortificato il loro diritto ad avere condizioni salariali e contrattuali dignitose”, dicono i segretari regionali di categoria Nella Milazzo (Cgil), Giuseppe Atzori (Cisl) e Andrea Lai (Uiltucs), che sollecitano anche un intervento delle prefetture perché vengano chiarite e applicate le regole: “Si tratta di un lavoro impegnativo, con mansioni difficili e a volte pericolose, un’attività essenziale che è sempre stata garantita anche nell’attuale fase di pandemia e persino con continue prestazioni extra”.